Nato a Castelfiorentino nel 1951, Marco Marchi si è laureato nel 1975 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, dove attualmente insegna, discutendo una tesi di Letteratura italiana dal titolo Ricerche sul primo Montale, relatore il Prof. Giorgio Luti. Già borsista del Consiglio Nazionale delle Ricerche e ricercatore, Marco Marchi è professore associato confermato di Letteratura italiana moderna e contemporanea. Afferisce attualmente al Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi interculturali e svolge attività didattica per i corsi di studio di Lingue, Letterature e Studi interculturali e Lingue e Letterature europee e americane. Di recente ha brillantemente conseguito l'Abilitazione Scientifica Nazionale alle funzioni di professore di prima fascia nel settore concorsuale 10/F2,  Letteratura italiana contemporanea.

Gli inizi della sua attività scientifica coincidono con gli studi sulla poesia montaliana che hanno dato luogo al volume dal titolo Sul primo Montale (Nuovedizioni Enrico Vallecchi, 1978). L'interesse per la produzione lirica di uno dei massimi esponenti del Novecento italiano ha poi orientato la sua ricerca nel settore della poesia novecentesca, sia nel senso degli antefatti, sia nel senso degli episodi contigui o posteriori. Si pensi al saggio dal titolo Situazioni e sviluppi metrici di Pianissimo, originariamente apparso in "Resine"; si pensi agli interventi dedicati a figure e opere del panorama poetico del secondo Novecento confluiti nel 1981 nel volume Alcuni poeti (ancora Nuovedizioni Enrico Vallecchi), con letture di un campionario di autori che va da Vigolo a Penna, da Sereni alla Spaziani, da Zanzotto a Orelli, Giudici e Sanguineti.
Pertengono a questo inaugurato filone di ricerca gli scritti su Ungaretti, Betocchi, Luzi, Caproni, come pure quelli su Landolfi poeta, Scotellaro, Sinisgalli, Cattafi, la Menicanti, la Guidacci, la poesia pura e l'Ermetismo: studi che hanno dato luogo, usciti dapprima in rivista e volumi collettanei ("Antologia Vieusseux", "Arsenale", "Il Ponte," "Corriere del Ticino", "Revue des Langues Romanes," "Gradiva," Itinerari europei, a cura di O. Lurati e R. Martinoni, Un'idea del Novecento, a cura di P. Orvieto), al volume Pietre di paragone edito nel 1991 da Vallecchi. Risale invece al 1985 la pubblicazione di due antologie: Viva la poesia!, almanacco vallecchiano dedicato agli esiti della poesia italiana degli anni Ottanta (testi di Albisani, Bellezza, Carifi, Conte, Cucchi, De Angelis, Lamarque, Magrelli, Mussapi, Viviani e altri), e l'inedita ricognizione Riviste di poesia a Firenze 1958-1985, in seguito aggiornata in un saggio sulle Istituzioni culturali a Firenze (1995) e nelle introduzioni a Nostos. Poeti a Firenze negli anni Novanta (Edizioni Polistampa, 1997) e Nodo sottile 2 (Cadmo, 2001).
Dell'impegno nel settore poetico testimoniano inoltre, fin da allora, le presentazioni a testi curate per la rivista "Inventario," i recuperi darchivio costantemente proposti in riviste o all'interno di cataloghi, i numerosi studi (su Saba, Solmi, Luzi, Pasolini, Loria poeta, ancora Ungaretti e Montale, Luisa Giaconi, Mariella Bettarini, Ruffato, Carifi, Trinci), alcuni dei quali raccolti in Poesia in poesia, poeti in prosa, altri nei successivi volumi Sondaggi novecenteschi. Da Svevo a Pasolini, Palazzeschi e altri sondaggi,  D'Annunzio a Firenze e altri studi, Novecento. Nuovi sondaggi e Altro Novecento: libri, questi ultimi, editi tutti, tra il 1994 e il 2009, dalla casa editrice Le Lettere nella collana "La Nuova Meridiana". Tra i molti interventi dedicati allopera di Luzi, si ricordano il profilo monografico pubblicato da Mursia nel 1998, Invito alla lettura di Mario Luzi, e la recente silloge saggistica Per Luzi, edita da Le Lettere (2012).
All'ambito novecentesco riporta anche l'attività scientifica attinente alla narrativa e della storia della cultura letteraria. Si segnalano in questo spazio i cataloghi di mostre bio-bibliografiche e documentarie approntati per incarico delle Università di Firenze e di Siena, del Gabinetto G.P. Vieusseux e dell'Accademia La Colombaria di Firenze, della Fondazione Primo Conti di Fiesole, del Comune di Carpi, del Comune di Trieste e del Comune di Siena: da Italo Svevo (1979) a Giovanni Papini 1881-1981 (1981), da Intellettuali di frontiera. Triestini a Firenze 1900-1950 (1983) e Giuseppe De Robertis (ambedue del 1983) a Federigo Tozzi (1984), Arturo Loria (1992 e 2002) e Scritture del profondo. Svevo e Tozzi (2001 e 2003). La guida alla sezione novecentesca della mostra Vieusseux e il "Vieusseux". Un istituto di cultura attraverso due secoli (1979) è stato in seguito pubblicato negli "Atti del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux" (Notizie sul Gabinetto G.P. Vieusseux nel Novecento, 1980; ma su questo tema si veda anche il successivo Per una storia del Gabinetto G.P. Vieusseux nel Novecento, con un pretesto montaliano, in Sondaggi novecenteschi).
Del convegno collaterale alla mostra sveviana del 1979 Marchi ha curato inoltre il volume degli atti (Italo Svevo oggi, Nuovedizioni Enrico Vallecchi, 1980), presentandovi un'mportante lettera inedita di Montale a Svevo (ora in Sondaggi novecenteschi) attestante la possibilità di una pubblicazione fiorentino-solariana del romanzo Senilità. Analogamente, parallela all'impegno per ben due mostre di tipo documentario con relativi cataloghi, la cura del volume degli atti dei convegni su Loria tenuti a Carpi nel 1992 e nel 2003, apparsi presso Giunti (La zona dolente. Studi su Arturo Loria, 1996) e presso le pisane Edizioni ETS (I mondi di Loria. Studi e testimonianze, 2004).
Interessatosi delle origini di "Solaria" e delle vicende del "Frontespizio", dellesercizio critico di Giuseppe De Robertis, della prosa di Linati, del favolismo di Loria, di Viani (introduzione al volume antologico in due tomi Storie di vàgeri, a cura di N. Mainardi, Vallecchi, 1988), di Pavese, ancora di Svevo (all'Università Stendhal di Grenoble, nell'ambito del convegno Littérature de frontière et médiations culturelles: la culture trivénète du vingtième siècle entre l'Europe et la région, 1990), della narrativa di Pasolini e di Moravia (autori, questi ultimi, trattati nel corso di due convegni a Murcia, in Spagna, nel 1993 e nel 1995); editore di un cospicuo numero di lettere di Gadda che illuminano le vicende compositive e editoriali delle Novelle dal Ducato in fiamme (si vedano nel citato Sondaggi novecenteschi), nell'ambito della narrativa e della prosa del Novecento Marchi si è continuativamente occupato dell'opera di Federigo Tozzi, autore di cui è studioso internazionalmente noto.
Ha partecipato allo storico convegno senese del centenario (1983) e a quello altrettanto di rilievo, organizzato nel 2002 all'interno delle iniziative di "Siena per Tozzi", Tozzi, la scrittura crudele, ma anche al colloquio interuniversitario tenuto a Grenoble nel febbraio 1984, al convegno Tozzi in America presso la State University of New York del marzo 1985, al ciclo di incontri spagnoli Introduzione a Federigo Tozzi del 1986 (Università Complutense di Madrid, Salamanca, Caceres, Siviglia). Ha tenuto inoltre conferenze di argomento tozziano all'Università di Basilea e al Politecnico di Zurigo (1990), alla convention americana di Chapel Hill, nel South Carolina (1992), a quella dell'AATI di Chianciano-Siena (1996), all'Università di Budapest (2001).
Usufruendo delle carte dell'Archivio Tozzi e di materiali di altra provenienza ha curato la mostra di documenti del centenario, tenuta a Firenze in Palazzo Strozzi nel marzo 1984, redigendone il relativo catalogo. Nel 1987 ha curato nei "Meridiani" di Mondadori l'edizione della silloge Opere. Romanzi, Prose, Novelle, Saggi, curandone le sezioni Cronologia, Nota ai testi, Bibliografia e Glossario. Nel 1993, per i tipi di Marietti, ha pubblicato il volume Federigo Tozzi. Ipotesi e documenti (nuova edizione Le Lettere 2015). Tra le novità emerse e criticamente discusse, le acquisizioni concernenti la cultura di Tozzi (specialmente quelle relative al pressoché ignorato ma decisivo settore dellinformazione scientifico-psicologica) e la storia del testo di una delle maggiori e filologicamente più problematiche opere dello scrittore: quei Ricordi di un impiegato di cui il "Meridiano" già forniva in apparato, per la prima volta, la recuperata primissima redazione del testo.
Oltre al citato volume mondadoriano delle Opere, di Tozzi Marchi ha curato e introdotto anche molte edizioni di testi singoli: Paolo, Edizioni di Barbablù, 1989; Con gli occhi chiusi, Vallecchi, 1991; Barche capovolte, ivi, 1993; Bestie, SE, 1993; Ricordi di un impiegato, Edizioni Studio Tesi, 1994; Paolo - Adele, Firenze, Vallecchi, 1995; l'antologia cateriniana Le cose più belle, Le Lettere, 1996; Il podere, Arnoldo Mondadori Scuola, 1997; Gli egoisti, Libreria dell'Orso, 2002; La zampogna verde, Empirìa, 2005; Paolo - Barche capovolte, ivi, 2007; Novale, Le Lettere, 2007; ancora Bestie, Con gli occhi chiusi, Il podere e Venti novelle, ivi, 2011, 2012, 2014 e 2015). Assieme a quello dedicato a Eugenio Montale, ha redatto il profilo tozziano nell'opera collettiva, Storia letteraria d'Italia. Il Novecento, a cura di G. Luti, Piccin-Vallardi, voll. I e II, 1989 e 1993, e quello della Storia di Siena, a cura di R. Barzanti, G. Catoni e M. De Gregorio, vol. III, L'età contemporanea, Alsaba, 1997. Ha curato gli atti del seminario di studio assisiate del 2001 Federigo Tozzi fra tradizione e modernità (Cittadella Editrice, 2002). Suoi saggi su Tozzi, dapprima apparsi in rivista e volumi collettanei o come introduzioni a singoli testi, sono ora presenti, a dimostrazione di una protratta, convinta fedeltà ad un autore considerato basilare, nei ricordati volumi di argomento novecentesco pubblicati presso Le Lettere: fino all'originale, criticamente e metodologicamente rilevante Vita scritta di Federigo Tozzi (ivi 1997, significativamente affiancata da Vita scritta di Italo Svevo, 1998, ristampata nel 2015) e al nuovo compendio di tipo saggistico Immagine di Tozzi (ivi, 2007).
    Ancora agli interessi tozziani riconducono la curatela della mostra Scritture del profondo. Svevo e Tozzi, tenuta nel 2000 presso il Museo Sveviano di Trieste e quindi a Siena, al Palazzo Pubblico, all'interno delle citate iniziative di Siena per Tozzi del 2002, nonché la Nota all'edizione alla riproposta Rizzoli delle Novelle di Tozzi (a cura di G. Tozzi, introduzione di L. Baldacci, 2003) e il saggio Sombras de Tozzi scritto per la rivista spagnola "Antaria" (2005). A una maturata competenza nella materia e alla didattica ad essa collegata svolta nel corso degli anni fanno inoltre riscontro le pubblicazioni di suoi allievi: dal collettaneo Il rabdomante consapevole. Ricerche su Tozzi (Le Lettere, 2000, a sua cura) allo studio di Martina Martini Letteratura e psicologia. Tozzi e James (Olschki, 1999, con sua introduzione), a quelli di Costanza Geddes da Filicaia La biblioteca di Federigo Tozzi (Le Lettere, 2001) e Cristina Gucciarelli Tozzi. Il figlio in croce (Cesati, 2007). Nella stessa prospettiva, tra impegno di ricerca e didattica, si situano pure le pubblicazioni da lui prefate di Nicoletta Mainardi Il caso Loria. Storia e antologia della critica (Giunti, 1998) e di Maria Sabrina Titone Cantiche del Novecento. Dante nell'opera di Luzi e Pasolini (Olschki, 2001): fino alla direzione della collana di esordi saggistici "OperaPrima" per l'editore Franco Cesati (in essa si veda lo studio di Marco Menicacci dal titolo Luzi. Il demone filosofico, 2007, e quello di Elena Gori Tozzi e Dostoevskij. La fuggitiva realtà, 2012).
Particolare attenzione, sia sul versante della cura di testi che su quello dell'interpretazione critica, Marchi ha poi dedicato all'opera di Aldo Palazzeschi. Il volume Palazzeschi e altri sondaggi riassume in questo senso alcuni dei maggiori risultati conseguiti nei due campi: le note al testo per le edizioni dei romanzi Il Codice di Perelà e Il Doge approntate per l'editore milanese SE nel 1991 e nel 1994, due letture critiche (ancora Il Codice e Sorelle Materassi), la pubblicazione di un nucleo epistolare proveniente dall'Archivio Vallecchi relativo all'intitolazione di Bestie del 900. Le letture che costituiscono i primi capitoli del libro adattano e rielaborano gli scritti introduttivi alle edizioni delle due opere curate per Arnoldo Mondadori Scuola (1994 e 1995). L'edizione del Codice di Perelà, innovativamente esemplata sulla prima, è poi stata riproposta negli "Oscar" di Mondadori (2001), mentre nella stessa collana è apparsa nel 2005 la nuova edizione di Interrogatorio della Contessa Maria: si vedano a questo proposito, quali anticipi del singolarmente impegnativo e complesso lavoro filologico-editoriale di restauro condotto sugli autografi e della valorizzante esegesi dellopera nel quadro della produzione in prosa di Palazzeschi, i saggi Per un'edizione dell'Interrogatorio della Contessa Maria: dichiarazioni a verbale e nuovi accertamenti (ora in D'Annunzio a Firenze e altri studi), Palazzeschi immoralista (presentato al convegno fiorentino del 2001) e Cifre del comico e della confessione: "La Piramide" (al convegno di Bergamo Palazzeschi e i territori del comico del 2005).
Ha partecipato a numerosi convegni di studio, italiani e stranieri: oltre a quelli giù ricordati, su Sinisgalli, Scotellaro, "Solaria," Betocchi, Orazio Bacci, la cultura triestina, Loria a Firenze nel 1990, a Carpi nel 1992 e a Carpi e Firenze nel 2002, le istituzioni culturali in Toscana (La poesia, in Istituzioni culturali in Toscana. Dalle loro origini alla fine del Novecento, a cura di F. Adorno, M. Bossi e A. Volpi, Firenze, Polistampa, 2000), D'Annunzio, Ungaretti (nel maggio 1996 alla Sorbonne), Malaparte, la Guidacci, Palazzeschi, Luzi, la citazione (Il libro invisibile, a cura di A, Dei e R. Guerricchio, Firenze 2001, con il saggio Letteratura e melodramma. Esempi novecenteschi di scriver cantando), Landolfi, Papini (con Papini poeta), Letteratura e verità. L'opera critica di Luigi Baldacci, Firenze e il Novecento. Il secolo delle riviste, Dante oggi, Alessandro Bonsanti nel centenario della nascita, Il teatro di Mario Luzi, Per Bartolo Cattafi, Palazzeschi e i territori del comico, Creazione poetica e tradizione letteraria, Pier Paolo Pasolini intellettuale del dissenso e sperimentatore linguistico, Pier Paolo Pasolini: teatro e poesia, Per Giovanni Raboni, Mario Luzi oggi, Giuseppe Giusti. Le opere e i giorni, Tra poesia e pensiero. L'eretico Ferdinando Tartaglia, La porta verde. Ricordo di Giorgio Caproni, Dante e i poeti del Novecento (presso la Società Dantesca Italiana), I linguaggi del Futurismo (all'Università di Macerata), Per Andrea Zanzotto, Ernesto Balducci e David Maria Turoldo: due uomini a confronto, Viaggio terreste e celeste di Mario Luzi (all’Università Cattolica di Milano), “Vola alta, parola”. Mario Luzi a cent’anni dalla nascita (alla Casa del Petrarca ad Arezzo), L’Ermetismo a Firenze, Mario Luzi 1914-2014. L'Uomo e il Verbum (all’Università della Pennsylvania a Filadelfia).

Tra le sue ultime pubblicazioni, la ristampa anastatica criticamente introdotta di Con d'Annunzio alla Capponcina di Benigno Palmerio (Le Lettere, 2009), la raccolta di articoli In breve. Scrittori del Novecento (Cesati, 2010), l'opera collettiva a sua cura Stagioni di Tozzi (Fondazione Monte dei Paschi di Siena-Le Lettere, 2010), un'edizione di Biografia a Ebe di Mario Luzi (EdiLet, 2011), la riproposta di due edizioni tozziane (Bestie e Con gli occhi chiusi, Le Lettere, rispettivamente 2011 e 2012), i volumi di studi Per Luzi, Per Palazzeschi e Per Pasolini (Le Lettere, 2012, 2013 e 2014), saggi in atti di convegni di studio e volumi di autori vari su Giuseppe Giusti, Leonardo Sinisgalli, David Maria Turoldo, Mario Novaro, Palazzeschi e i linguaggi del futurismo.
Redattore delle vallecchiane "Nuovecarte", di "Inventario" e di "Gradiva - International Journal of Italian Studies", ha collaborato nel corso degli anni a quotidiani e riviste ("Il Corriere del Ticino", "Paese Sera", "L'Albero", "Critica letteraria", "Antologia Vieusseux", "La Rassegna della Letteratura Italiana", "Paragone", "Nuovi Argomenti", "Il Gallo silvestre", "Il Ponte", "Studi Italiani", "Strumenti critici," "Nuova Antologia", "Moderna", "Stilos", "Arsenale", "Atelier," "La Riviera Ligure", "Erba d'Arno", "Il Portolano", "Quaderni del Centro Studi Mario Luzi", Bollettino degli Euteleti", "Revue des Langues Romanes", "Cahiers du CERCIC" , "Nuova Corvina", "Antaria").
In collaborazione con l'incisore materano Pietro Tarasco ha realizzato una serie di libri darte su testi di poeti e scrittori (Luzi, Caproni, Lolini, Pavese, Tozzi). Ancora nel settore del libro d'arte si segnalano le sue collaborazioni con note personalità del mondo artistico, nazionale e non, quali Valeriano Trubbiani, Frédéric Pierre, Nunzio Gulino e Walter Valentini. Ha effettuato nel 2002 la supervisione del video Tozzi, la scrittura crudele. Autore di "drammaturgie critiche", ha scritto testi scenici tratti da opere letterarie per Piera Degli Esposti, Marco Baliani, David Riondino, Iaia Forte e altri attori.
È membro del Centro Studi Mario Luzi "La Barca" di Pienza, dell'Associazione svizzera "Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo", del Centro Studi Aldo Palazzeschi e del Centro Studi e Ricerche Carlo Betocchi di Firenze. È presidente del "Premio Letterario Castelfiorentino", del "Premio Firenze per Mario Luzi" e del "Premio Carlo Betocchi-Città di Firenze", coordinatore scientifico del “Premio Letterario Firenze per le culture di pace”. Oltre alla citata collana "OperaPrima" di Cesati, dal 2011 dirige (prima con Maria Grazia Beverini Del Santo, ora con Maria Giuseppina Caramella) i "Quaderni della Fondazione Il Fiore", editi da Polistampa. Collabora come critico letterario al quotidiano "La Nazione" e a "QN" e tiene un blog di poesia per "QN" (Notizie di poesia).
In ambito accademico fa parte del Collegio dei docenti del Dottorato internazionale di Letteratura e Filologia italiana, ha tenuto lezioni e seminari per il Dottorato stesso, per la SSIS Toscana-Sede di Firenze e all'interno dei Corsi di perfezionamento. Collabora da molti anni anche alle attività didattiche di area umanistica dell'Università dell'Età Libera. 

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