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Curriculum Vitae
Principali score scientifici:
Indice Hirsh (H-index): 74 (primo o ultimo nome nella maggior parte dei lavori che giustificano l’H-index )
Fattore di Impatto (IF) totale: circa 3.000; IF medio: 7
Descrizione: La professoressa Anna Linda Zignego si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1981, con voti 110/110 e lode presso l’Università di Siena, alla laurea fece seguito il “Premio di Kos” riservato ai migliori laureati in Medicina e Chirurgia degli atenei toscani per l’anno 1980-1981. Si è specializzata in Immunologia Clinica ed Allergologia presso l’Università di Firenze nel 1986, con voti 70/70 e lode. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Fisiopatologia Clinica presso l’Università di Firenze nel 1990. Dal 1985 al 1990 ha svolto attività di ricerca presso l'Unità di Ricombinazione ed Espressione Genetica dell'Istituto Pasteur di Parigi. Dal 1990 ha svolto funzione assistenziale (ruolo equiparabile all’ex. Aiuto Ospedaliero presso il reparto dell’Istituto di Medicina Interna dell’AOU Careggi) e le è stata affidata la responsabilità di un gruppo indipendente di ricerca clinica presso il laboratorio dello stesso Istituto (Laboratorio di Biologia Molecolare dei Virus Epatitici ed Oncologia Virale) e dell’Ambulatorio delle Epatiti Croniche e Trapianti di Fegato
Dall’aprile 2001 è stata chiamata a ricoprire il ruolo di Professore Associato di Medicina Interna all’Università di Firenze, con insegnamenti includenti ad oggi Fisiopatologia Clinica e Medicina Sistematica nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia, oltre che Medicina Interna in corsi di laurea diversi (Infermieristica, Logopedia, Tecniche di laboratorio biomedico) ed in Scuole di Specializzazione della Scuola di Scienze della Salute (Gastroenterologia, Oncologia Medica, Allergologia ed Immunologia Clinica, Reumatologia) e nel Dottorato di Ricerca in Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Firenze. Ha inoltre svolto attività didattica in numerosi corsi formativi nazionali ed internazionali e master.
Dal 2003 è stata nominata direttore del Centro di Epatologia "MASVE" (inizialmente Centro Dipartimentale, quindi Di studi di Ateneo ed infine Centro Interdipartimentale) dell’Università degli Studi di Firenze, e dal 2018, del Centro di Ricerca ed Innovazione Aziendale CRIA-MASVE, dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi.
Nel 2013 le è stata conferita l’Idoneità Scientifica Nazionale per il ruolo di Professore Ordinario in Medicina Interna, nonché per quello di Professore Ordinario in Gastroenterologia.
E' o è stata membro di varie Società Scientifiche quali la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), il Collegio dei Professori Universitari di Medicina Interna (COLMED), della cui Commissione Etica è stata eletta membro, la Sezione Regionale Toscana Umbria della stessa (per due volte membro del Consiglio Direttivo), l’ American Society of Hematology (ASH), l'Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF), La Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE), l'European Association for the Study of the Liver (EASL), l'Associazione Interregionale Trapianti (AIRT), la Società Italiana di Reumatologia (SIR), l’Associazione Epatologi della Toscana (ET), l’Associazione Italiana per lo Studio delle Crioglobulinemie (ALCRI) (membro del Consiglio Direttivo), e la Fondazione Italiana per lo Studio del Fegato (ILF) (membro del Consiglio Direttivo).
Fa o ha fatto parte del Comitato Editoriale delle riviste Digestive and Liver Disease, World Journal of Gastroenterology e Drugs and Therapy e svolge attività di referee per numerose riviste internazionali, fra cui Annals of Internal Medicine, Internal and Emergency Medicine, Hepatology, Gastroenterology, Arthritis and Rheumatism, Blood, Oncogene, Journal of Hepatology, Journal of Infectious Diseases, Journal of Rheumatology, Cytokine, Eur J Gastroenterol Hepatol, J Gastroenterol Hepatol, Digestive Disease and Science, Eur J Intern Med.
L'attività scientifica si compendia in >600 pubblicazioni includenti lavori su riviste, contributi in volumi, abstract in riviste o atti di convegno e trattati ed è caratterizzata dai seguenti score: lavori su riviste internazionali: >290; citazioni totali: >25.000; Fattore di Impatto (IF) totale: >3.000 ; IF medio: 7; Indice Hirsh (H-index): 74
Tale attività di ricerca ha dato luogo alla descrizione originale di vari fenomeni includenti:
a) il linfotropismo del virus C dell’epatite (HCV) in vivo nell’uomo (prima descrizione: Zignego AL, Macchia D, Monti M, Thiers V, Mazzetti M, Foschi M, Maggi E, Romagnani S, Gentilini P, Brechot C. Infection of peripheral mononuclear blood cells by hepatitis C virus. J Hepatol. 1992 Jul;15(3):382-6)
b) l’associazione fra infezione da HCV e linfoma non-Hodgkin (“ Ferri C, La Civita L, Caracciolo F, and Zignego AL. Non-Hodgkin's lymphoma: possible role of hepatitis C virus. JAMA. 1994 Aug 3;272(5):355-6.; Ferri C, Caracciolo F, Zignego AL, La Civita L, Monti M, Longombardo G, Lombardini F, Greco F, Capochiani E, Mazzoni A, et al. Hepatitis C virus infection in patients with non-Hodgkin's lymphoma. Br J Haematol. 1994 Oct; 88(2):392-4).
b) l’importanza dell’infezione dei linfociti nella crioglobulinemia mista HCV-correlata (“Ferri C, Monti M, La Civita L, Greco F, Pasero G, Gentilini P, Bombardieri S, and Zignego AL. Infection of peripheral blood mononuclear cells by hepatitis C virus in mixed cryoglobulinemia. Blood. 1993 Dec 15;82(12):3701-4.)
d) l’associazione fra infezione cronica da HCV, soprattutto se evoluta in crioglobulinemia mista, e traslocazione t(14;18) (“ Zignego AL, Giannelli F, Marrocchi ME, Giannini C, Gentilini P, Innocenti F, Ferri C. Frequency of bcl-2 rearrangement in patients with mixed cryoglobulinemia and HCV-positive liver diseases. Clin Exp Rheumatol. 1997 Nov-Dec;15(6):711-2; Zignego AL, Giannelli F, Marrocchi ME, Mazzocca A, Ferri C, Giannini C, Monti M, Caini P, Villa GL, Laffi G, Gentilini P. T(14;18) translocation in chronic hepatitis C virus infection. Hepatology. 2000 Feb;31(2):474-9.)
e) gli effetti dell’espressione di proteine codificate dal virus C (proteina del core HCV) su cellule di origine B linfocitaria ( “Giannini C, Caini P, Giannelli F, Fontana F, Kremsdorf D, Brechot C, Zignego AL”. J Gen Virol. 2002 Jul;83 (Pt 7):1665-71)
La sua attività scientifica le ha fruttato riconoscimenti da parte di Società Scientifiche nazionali ed internazionali (quali l’American Association for the Studi of the Liver e l’American Society of Hematology). Fra i vari riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale si citano: la chiamata a membro onorario dell’American Society of Hematology (per gli studi pionieristici sul ruolo dell’infezione da HCV nella linfomagenesi) (2007); il premio “Genomic Pioneer Award 2008” da parte della Human Genomic Organization (HUGO) (2008), il premio da parte di Elsevier-DLD “Top 10 cited paper 2006-2008” per l’articolo “Extrahepatic manifestations of HCV infection: a general overview and guidelines for a clinical approach”; medaglia Lions International per meriti scientifici (2012), inserimento da parte di ONDA nel novero delle “Top Italian Women Scientists” (TIWS), nel 2017 con posizione fra le prime 10 (Top10) nel settore delle Scienze Cliniche (vedi servizio stampa dell’Ateneo Fiorentino: News del 14 giugno 2017: “Tre scienziate Unifi entrano nella “Top Italian Women Scientists”: il novero delle migliori scienziate italiane promosso da Onda (Osservatorio Nazionale per la Salute della Donna). Il gruppo riunisce le eccellenze femminili, donne che si contraddistinguono per un’alta produttività scientifica e che hanno dato un sostanziale contributo allo sviluppo in campo biomedico, nelle scienze cliniche e nelle neuroscienze..” (la premiazione si è poi regolarmente rinnovata ogni anno); più recentemente la chiamata a far parte di “The Scientific Honor Society Sigma Xi” (2023), una delle più antiche società scientifiche internazionali, fondata negli Stati Uniti nel 1886.
Oggetto principale di tale attività scientifica sono state ricerche sia di base che di tipo clinico interessanti essenzialmente i meccanismi di oncogenesi virale, la storia naturale delle varie patologie, epatiche ed in particolar modo extraepatiche/sistemiche connesse con l’infezione cronica da virus epatitici [B (HBV), D (HDV), C (HCV)], nonchè l’approccio clinico-terapeutico alle stesse. La trasferibilità di gran parte di dette ricerche alla pratica clinica è fra l’altro testimoniata dalla redazione di linee guida per il corretto approccio clinico e terapeutico ai pazienti affetti dalle patologie oggetto di studio per conto di società scientifiche nazionali ed internazionali quali l’EASL, l’AISF, l’ALCRI, la SIR, e di gruppi di studio nazionali ed internazionali quali il Gruppo Italiano per lo Studio delle Crioglobulinemie (GISC) e l’International Group for the Study of Extrahepatic Disorders of HCV (ISG-EHCV), nonchè dalla stesura di capitoli di libri di testo nazionali ed esteri, quali Clinical Haematology (Young NS, Gerson SL, High KA eds. Mosby Elsevier, Philadelphia, PA, USA), Infectious Causes of Cancer (Goedert JJ ed., Humana Press, Towa, NJ USA), Clinics in Liver Disease (Elsevier Saunders, Philadelphia, PA USA), Il Fegato, Fisiopatologia, Clinica e Terapia (P Gentilini et al, UTET, Torino, I e II edizione).
L’attuale settore di indagine è soprattutto rappresentato dallo studio della patogenesi delle manifestazioni extraepatiche da HCV, con particolare riguardo per i possibili meccanismi messi in gioco nella linfomagenesi. Tale indirizzo di studio ha rappresentato l’ideale continuazione del percorso di ricerca iniziato nei primi anni ‘90 con l’individuazione della capacità dell’HCV di infettare le cellule linfatiche (Zignego et al, J Hepathol, 1992), dell’associazione esistente fra infezione da HCV e disordini linfoproliferativi a cellule B (DLP) -con particolare riguardo per i linfomi non-Hodgkin (LNH) e la crioglobulinemia mista (CM)- (Ferri et al, JAMA, 1994 e Brit J Haematol 1994), nonché dell’associazione fra DLP HCV-correlati e riarrangiamento del protooncogene bcl-2 [traslocazione t(14;18)] (Zignego et al, Clin Exp Rheumatol, 1997 ed Hepatology, 2000).
La Prof.ssa Zignego ha inoltre collaborato con importanti gruppi di ricerca italiani e stranieri, come risulta dai lavori scritti in collaborazione con ricercatori di altri laboratori. Per oltre un decennio ha fatto parte della cabina di regia della Regione Toscana per la gestione (trattamento e diagnosi/screening) delle epatiti e dal 2014 fa parte del Comitato Esecutivo della Piattaforma Nazionale PITER, promossa dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con la collaborazione delle principali società scientifiche concernenti le malattie (locali e sistemiche) coinvolgenti il fegato (SIMIT, SIMI, AISF, SIGE). La piattaforma di dati si è rivelata una sorgente preziosa per formulare ipotesi sull’impatto economico e sociale dei trattamenti innovativi per le malattie epatiche, guidando con evidenze scientifiche le politiche nazionali relative.
Legenda
Main scientific scores:
Hirsh Index (H-index): 74 (first or last name in most works justifying the H-index)
Total Impact Factor (IF): approximately 3,000; Average IF: 7
Description:
Professor Anna Linda Zignego earned her degree in Medicine and Surgery with highest honors (110/110 cum laude) from the University of Siena in 1981. That same year, she was awarded the Premio Kos, a prize reserved for the top medical graduates from universities in Tuscany and Greece for the academic year 1980–1981.
In 1986, she specialized in Clinical Immunology and Allergology at the University of Florence, again graduating with top marks (70/70 cum laude). She went on to obtain a PhD in Clinical Pathophysiology from the University of Florence in 1990.
From 1985 to 1990, she conducted research at the Genetic Recombination and Expression Unit of the Pasteur Institute in Paris.
Since 1990, she has worked at the Institute of Internal Medicine of AOU Careggi, where she was entrusted with the leadership of an independent clinical research group within the institute’s laboratory (Laboratory of Molecular Biology of Hepatitis Viruses and Viral Oncology). She also oversaw the Chronic Hepatitis and Liver Transplant Clinic.
Since 2001, she has held the position of Associate Professor of Internal Medicine at the University of Florence.
In 2013, she was awarded full national scientific qualification as Full Professor in Internal Medicine. In the same year, she also obtained the qualification as Full Professor in Gastroenterology.
Her teaching responsibilities to date include Clinical Physiopathology and Systematic Medicine in the degree course in Medicine and Surgery, as well as Internal Medicine in several other degree programs (Nursing, Speech Therapy, Biomedical Laboratory Techniques).
She also teaches in various Specialization Schools within the School of Health Sciences, including Gastroenterology, Medical Oncology, Allergology and Clinical Immunology, and Rheumatology, as well as in the PhD program in Clinical and Experimental Medicine at the University of Florence.
In addition, she has taken part in numerous national and international training courses and master’s programs, making significant contributions to both academic and professional education.
Since 2003, she has served as Director of the “MASVE” Hepatology Center at the University of Florence, and, since 2018, as Director of the CRIA-MASVE Research and Innovation Center at Careggi University Hospital.
She is, or has been, a member of several scientific societies, including the Italian Society of Internal Medicine (SIMI); the College of University Professors of Internal Medicine (COLMED), where she was elected to the Ethics Committee; and the Tuscany–Umbria Regional Section of SIMID, where she served twice as a member of the Steering Committee.
Her memberships also include the American Society of Hematology (ASH), the Italian Association for the Study of the Liver (AISF), the Italian Society of Gastroenterology (SIGE), the European Association for the Study of the Liver (EASL), the Interregional Transplant Association (AIRT), the Italian Society of Rheumatology (SIR), the Hepatologists Association of Tuscany (ET), and the Italian Association for the Study of Cryoglobulinemia (ALCRI), where she served on the Steering Board. She was also a member of the Steering Board of the Italian Liver Foundation (ILF).
She is, or has been, a member of the Editorial Board of several journals, including Digestive and Liver Disease, World Journal of Gastroenterology, and Drugs and Therapy. She also serves as a peer reviewer for numerous international journals, such as Annals of Internal Medicine, Internal and Emergency Medicine, Hepatology, Gastroenterology, Arthritis and Rheumatism, Blood, Oncogene, Journal of Hepatology, Journal of Infectious Diseases, Journal of Rheumatology, Cytokine, European Journal of Gastroenterology & Hepatology, Journal of Gastroenterology and Hepatology, Digestive Diseases and Sciences, JHEP Reports, Virology, and the European Journal of Internal Medicine.
Her scientific activity has resulted in over 600 publications, including articles in peer-reviewed journals, contributions to book chapters, abstracts in journals, and conference proceedings. This body of work is reflected in the following metrics:
Publications in international journals: over 290; Total citations: over 25,000; Total Impact Factor (IF): over 3,000; Average IF: 7; H-index: 74
Her research has led to the original description of several phenomena, including: a) the lymphotropism of hepatitis C virus (HCV) in vivo in humans (first description: Zignego AL, Macchia D, Monti M, Thiers V, Mazzetti M, Foschi M, Maggi E, Romagnani S, Gentilini P, Brechot C. Infection of peripheral mononuclear blood cells by hepatitis C virus. J Hepatol 1992 Jul;15(3):382-6); b) the association between HCV infection and non-Hodgkin's lymphoma (“ Ferri C, La Civita L, Caracciolo F, and Zignego AL. Non-Hodgkin's lymphoma: possible role of hepatitis C virus. JAMA. 1994 Aug 3;272( 5):355-6.; Ferri C, Caracciolo F, Zignego AL, La Civita L, Monti M, Longombardo G, Lombardini F, Greco F, Capochiani E, Mazzoni A, et al -Hodgkin's lymphoma. c) the importance of lymphocyte infection in HCV-related mixed cryoglobulinemia (“Ferri C, Monti M, La Civita L, Greco F, Pasero G, Gentilini P, Bombardieri S, and Zignego AL. Infection of peripheral blood mononuclear cells by hepatitis C virus in mixed cryoglobulinemia. 1993 Dec 15;82(12):3701-4.); d) the association between patients with HCV infection, especially with mixed cryoglobulinemia, and t(14;18) translocation (“ Zignego AL, Giannelli F, Marrocchi ME, Giannini C, Gentilini P, Innocenti F, Ferri C. Frequency of bcl-2 rearrangement in patients with mixed cryoglobulinemia and HCV-positive liver diseases. Clin Exp Rheumatol. 15(6):711-2; Giannini C, Monti M, Caini P, Villa GL, Laffi G, Gentilini P. T(14;18) translocation in chronic hepatitis C virus infection. Hepatology 2000 Feb;31(2):474-9.
The main focus of her scientific activity has been both basic and clinical research, primarily investigating the mechanisms of viral oncogenesis, the natural history of hepatic and extrahepatic/systemic diseases associated with chronic infection by hepatitis viruses [B (HBV), D (HDV), and C (HCV)], as well as their clinical and therapeutic management.
The clinical relevance and applicability of her research findings are demonstrated by her involvement in drafting clinical guidelines for the proper management and treatment of affected patients on behalf of national and international scientific societies, including EASL, AISF, ALCRI, and SIR, as well as national and international research groups such as the Italian Group for the Study of Cryoglobulinemia (GISC) and the International Study Group for the Extrahepatic Manifestations of HCV (ISG-EHCV).
She has also contributed chapters to both national and international medical textbooks, including Clinical Haematology (Young NS, Gerson SL, High KA, eds., Mosby Elsevier, Philadelphia, PA, USA), Infectious Causes of Cancer (Goedert JJ, ed., Humana Press, Towa, NJ, USA), Clinics in Liver Disease (Elsevier Saunders, Philadelphia, PA, USA), and The Liver: Pathophysiology, Clinical Aspects, and Therapy (P. Gentilini et al., UTET, Turin, first and second editions).
Her current research primarily focuses on the pathogenesis of extrahepatic manifestations of HCV infection, with particular emphasis on the mechanisms potentially involved in lymphomagenesis. This line of investigation represents the natural continuation of work initiated in the early 1990s, beginning with the identification of HCV’s ability to infect lymphoid cells (Zignego et al., J Hepatol, 1992), the association between HCV infection and B-cell lymphoproliferative disorders (LPDs)—especially non-Hodgkin’s lymphomas (NHL) and mixed cryoglobulinemia (MC) (Ferri et al., JAMA, 1994; Br J Haematol, 1994)—as well as the link between HCV-related LPDs and rearrangement of the bcl-2 proto-oncogene via the t(14;18) translocation (Zignego et al., Clin Exp Rheumatol, 1997; Hepatology, 2000).
Since 2014, she has served on the Executive Committee of the PITER National Platform, promoted by the Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaboration with the main national liver disease societies (SIMIT, SIMI, AISF, SIGE). This data platform has proven to be a valuable resource for generating evidence-based hypotheses on the economic and social impact of innovative therapies for liver diseases, supporting the development of informed national health policies.