Lunedì dalle ore 15:00 alle ore 17:00, sede propria, previo appuntamento da richiedere via e_mail fabrizio.rossiprodi@unifi.it
FABRIZIO ROSSI PRODI
Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana alla Facoltà di Architettura di Firenze. Insegna al Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana e al Master in Governo del Territorio all'Istituto di Scienze Umane (SUM). Ha in corso ricerche sulla sostenibilità in architettura e sullhousing sociale. Ha studiato le problematiche della città e dell'architettura contemporanea, pubblicando oltre sessanta saggi e otto libri, fra i quali Costruire-decostruire (1992); Atopia e memoria (1994); Franco Albini (1996); Carattere dellarchitettura toscana (2003). Nel 1994 ha ricevuto il XX premio internazionale Leonardo da Vinci per larchitettura. Ha vinto numerosi concorsi di architettura nazionali e internazionali; nel 2007 è uscita una monografia sulla sua opera, dal titolo Fabrizio Rossi Prodi - Architetture 1996-2006.
Ha vinto numerosi concorsi di progettazione: la nuova sede del dipartimento di Prevenzione a Pietrasanta, il Nuovo Centro Civico con Uffici Comunali, Camera di Commercio e Piazza Pubblica a Grosseto, la Nuova Sede della Provincia di Arezzo, il centro direzionale Zambonini a Fiorenzuola dArda, il recupero dellarea dellex carcere minorile a Pesaro, un impianto sportivo a Gambassi (FI), una biblioteca e una dsede dei dipartimenti di Agraria a Udine, una palestra e sala comunale a Majano (UD), lampliamento di una casa di riposo a Figline Valdarno, un quartiere per 140 alloggi di Housing Sociale a Milano. Ha costruito una casa di riposo e un padiglione scolastico nel Valdarno, un centro socio-sanitario, due stabilimenti farmaceutici a San Paolo in Brasile, il nucleo direzionale Dompé a LAquila, il Centro Incontri allingresso di Firenze, una piscina comunale a Firenzuola, lIncubatore di imprese e laboratori per lUniversità di Firenze. Attualmente sono in corso di realizzazione interventi sistemazioni ambientali e arredo urbano, lampliamento dellIstituto Ortopedico Toscano, due padiglioni per biotecnologie, la nuova sede dei Dipartimenti di Chimica e Farmacia a Modena.
vedi il sito http://www.rossiprodi.it
Dal 2001 è Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana all’Università di Firenze, dove insegna dal 1995; tiene attualmente la Cattedra di Laboratorio di Progettazione urbana; insegna anche al Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana dell’Università di Firenze; ha insegnato al Master in Teologia e Architettura di Chiese della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, ha insegnato “Teorie e tecniche di progettazione per la trasformazione urbana” al Master in Scuola di Governo del Territoriodell’Istituto Italiano di Scienze Umane. Ha insegnato e tenuto conferenze in altre università italiane, in Svizzera e in Argentina.
Nei primi anni di insegnamento si era occupato di ridefinire contenuti e strumenti didattici della composizione architettonica, mettendo a punto un approccio linguistico articolato in figure e regole compositive, utile sia per rileggere opere e luoghi, che per impostare il progetto didattico. Dal 2006, nel Laboratorio di Progettazione Urbana affronta i temi irrisolti della città contemporanea e del paesaggio: le aree degradate, le nuove centralità, le densificazioni residenziali. Anche il progetto urbano si fonda su un procedimento razionale, accoglie le nuove esigenze, i nuovi modi di vedere e di pensare della contemporaneità, ma cerca una sintesi con l’eredità della tradizione, sviluppando l’identità dei luoghi e la dignità dell’abitare. Nei progetti didattici esplora la concezione figurativa dei nuovi luoghi, intesa come espressione di principi etici e valori sociali, e vi riversa una grande attenzione per gli aspetti dell’umanesimo in architettura, per le qualità e la gradazione degli spazi pubblici e degli spazi intermedi, per le metodiche di progettazione con la modellazione temporalizzata, per la nuova sensibilità ambientale.
Le tesi di laurea restringono in campo al progetto architettonico, in genere in contesti delicati e storicizzati da valorizzare, studiando organismi architettonici significativi, sia per la vita sociale e i contenuti istituzionali che interpretano, che per l’equilibrio con l’ambiente e il paesaggio. L’interesse per gli organismi architettonici è alla base anche dell’insegnamento svolto nel Master in Teologia e Architettura di Chiese, oltre che della ricerca progettuale svolta nell’attività concorsuale e professionale.
Nel Dottorato ha affrontato una rilettura critica dell’identità e dei caratteri dell’architettura toscana del Novecento per individuare quelle figure, consuetudini e regole compositive di lunga durata – che costituiscono il patrimonio genetico della Scuola di Firenze – e che traspaiono ancora nell’operatività contemporanea del progetto d’architettura e perfino nelle forme del paesaggio regionale. Una seconda tematica sviluppa una riflessione sui contenuti e sulle metodiche del progetto urbano, ridefinendo aspetti quali gli ambiti dello spazio pubblico e il ruolo degli spazi intermedi, i caratteri degli insediamenti residenziali e alcuni strumenti di tipizzazione degli insediamenti per l’Abitare. A questi interessi disciplinari sono legate anche le attività svolte nel Master di Governo del Territorio e alcune convenzioni di ricerca progettuale con i Comuni della Toscana.
Nella ricerca teorica ha approfondito dapprima i temi dell’architettura sociale, con studi sistematici sull’evoluzione di alcuni organismi architettonici, in particolare legati all’istruzione, alla salute, agli ospedali e alle strutture residenziali. Questi studi, oltre a indagare gli elementi tipologici, compositivi e distributivi, nei loro riferimenti funzionali, sociali e culturali, hanno teso a recuperare il concetto di carattere, l’espressione architettonica dei principi comunitari, la dignità dell’abitare e il significato in architettura, tutti fattori così legati alla concezione dell’opera e alla sua esperienza effettiva.
In una fase successiva ha diretto i propri interessi alla riflessione teorica sui fondamenti della composizione architettonica, impostata a partire dai suoi rapporti genetici con la forma e la struttura della città, e vista nell’evoluzione storica delle condizioni culturali e percettive dei momenti più significativi. I contenuti e le metodiche della composizione sono stati articolati sintatticamente e grammaticalmente secondo una visione ermeneutica e un approccio linguistico. A questa stagione di ricerca sono collegati alcuni seminari d’architettura promossi e coordinati nei primi anni ’90, con temi di carattere generale (la periferia, il riuso di aree industriali, il rapporto con l'ambiente, la progettazione di piazze e dello spazio pubblico) riletti sotto il profilo compositivo da alcuni dei principali protagonisti della cultura architettonica italiana, oltre che i saggi “Costruire – Decostruire” e “Atopia e Memoria”. Anche l’organizzazione dei primi convegni sul’Identità dell’Architettura Italiana, ideati in seno alla comunità scientifica della Scuola di Firenze, sono espressione degli stessi interessi di ricerca. E sempre a questo percorso appartiene lo studio dell’opera di un grande Maestro del Razionalismo italiano - Franco Albini – che mette a confronto tradizione e modernità, logica del progetto, ruolo dell’uomo, in una ricercata sintesi di mezzi espressivi. I temi della composizione architettonica e la loro iscrizione nel patrimonio di lunga durata di un’area regionale, dei suoi paesaggi e della sua Scuola d’Architettura sono infine al centro della ricerca e del libro “Carattere dell’Architettura Toscana” del 2003.
Gli interessi per il progetto urbano e l’architettura della città, hanno pur tuttavia sempre attraversato l’attività di ricerca, fin dalla pubblicazione nel 1987 del testo “Analisi Urbana e Analisi del Significato”, che cercava di sistematizzare i metodi degli studi urbani della tradizione tipo-morfologica italiana e della Tendenza, rileggendoli con un’interpretazione umanizzante e fenomenologica. Nell’ultimo decennio questa attenzione si è concretizzata nella messa a punto degli strumenti del progetto urbano per la riqualificazione dei paesaggi urbani e naturali, e comprendono la rilettura delle tracce territoriali, il linguaggio dei “vuoti”, il disegno dello spazio pubblico, la qualificazione sociale degli spazi intermedi, i sistemi degli spazi inter-esterni, i sistemi di progettazione con modellazione temporalizzata, i meccanismi compositivi per esprimere principi e valori civili condivisi. Centrali sono stati l’aggiornamento delle regole tipo-morfologiche nel progetto, la rivalutazione degli spazi intermedi, i metodi per plasmare la complessità spaziale nei suoi rapporti con la ricchezza delle interazioni sociali, le ricerche interdisciplinari sull’Housing Sociale – pure oggetto di una pubblicazione “Abitare Sociale – Linee guida”. Anche l’adozione delle istanze ambientali e di sostenibilità – invece di affidarsi a retoriche tecnologiche - è servita ad arricchire il patrimonio figurativo della città e dell’architettura, poiché ha costretto a ridefinire gli elementi insediativi, spaziali, distributivi e compositivi degli organismi architettonici e dei sistemi urbani; in particolare questi temi sono stati studiati nella ricerca “Abitare Mediterraneo” e poi applicati nel progetto di eco quartiere di Housing Sociale di via Cenni a Milano con le sue torri a struttura di legno massiccio.
La riqualificazione di aree degradate, gli assi di accesso alla città, le nuove aree naturali urbane e per il tempo libero, sono diventati campo di studi sperimentali con alcune Amministrazioni comunali, tema di esercitazioni universitarie e occasione di continuo studio nell’attività progettuale.
Tutti questi interessi di ricerca sono stati alla base di un’intensa attività convegnistica un Italia e in altri paesi. Sempre su questi temi ha pubblicato nove libri e più di cento saggi e articoli, in passato aveva collaborato anche con alcune riviste d’architettura, quali Domus, Area e Materia.
Anche l’attività progettuale, svolta con un gruppo interdisciplinare, riguarda principalmente il progetto degli organismi collettivi e degli spazi urbani. Il progetto costituisce un banco di prova delle ricerche teoriche, una continua sperimentazione operativa e una fonte critica che lo rende la sede vera e principale della ricerca architettonica. Nelle architetture e nei paesaggi progettati, ha sempre cercato di riversare i principi dell’accoglienza, la vivacità sociale e la dignità dell’Abitare, le istanze di equilibrio con l’ambiente e di risparmio delle risorse, sullo sfondo di un registro espressivo che aggiorna continuamente la classicità della propria origine, l’Umanesimo e l’armonia quattrocentesca, con l’innovazione contemporanea, per immaginare i paesaggi di domani. La chiave interpretativa rimane il progetto umanistico, rimane la misura e la comprensione dei luoghi.
Nel corso di circa 20 anni ha progettato e costruito insediamenti residenziali, anche eco quartieri sperimentali, strutture per l'istruzione, alcuni padiglioni universitari, laboratori di ricerca ad elevata tecnologia, strutture sociali e sanitarie (adottando i principi di umanizzazione e di qualità dell'architettura e della città), impianti sportivi, uffici, chiese, padiglioni industriali, interventi in contesti storicizzati molto delicati e sistemazioni di spazi pubblici. Nel campo del progetto urbano ha sviluppato alcuni interventi residenziali e di recupero di aree urbane, progetti per assi di penetrazione alla città in contesti degradati e proposte di trasformazione di quartieri monofunzionali, sviluppando sempre il tema dell’abitare contemporaneo, del contenimento delle risorse, dei nuovi materiali, nel rispetto dello spazio pubblico e del rapporto con il paesaggio. Negli ultimi anni si è occupato in particolare di progetti e sperimentazioni sugli insediamenti residenziali e l'Housing sociale, studiando i temi dell'abitare contemporaneo, della sostenibilità e dei nuovi materiali, verso una logica interdisciplinare da ecoquartiere, come dimostra il progetto delle torri con struttura in legno per via Cenni a Milano.
Le nuove esigenze e i nuovi strumenti hanno anche influenzato il metodo progettuale, in particolare per la gestione dell’interdisciplinarità, della modellazione tridimensionale temporalizzata e per il dialogo con fruitori e committenti. Inoltre, l’interesse sperimentale e l’indole inclusiva lo hanno condotto a misurarsi anche con contesti diversi: l’Italia, il Brasile, il Cile, la Spagna, la Cina e i paesi arabi.
Sempre su questi temi dell’organismo architettonico e delle sistemazioni urbane e paesaggistiche ha partecipato costantemente a numerosi concorsi internazionali, ne ha vinti 17, oltre riportare a numerosissimi premi e segnalazioni. Fra questi, i principali sono:
· Nuovo centro civico con palazzo del Comune, camera di commercio, piazza pubblica e insediamenti residenziali nel Foro Boario a Grosseto;
· Nuova sede del Palazzo della Provincia di Arezzo;
· Parco pubblico, residenze e servizi nella riqualificazione dell’ex-carcere minorile a Pesaro;
· Biblioteca scientifica e due dipartimenti della Facoltà di Agraria per l’Università di Udine;
· Insediamento di Housing sociale a Milano – via Cenni “Una comunità per crescere” con le torri a struttura in legno.
· Sale per lo sport e polivalenti a Majano (Udine);
· Nuovo blocco per Intensità di Cure dell’Ospedale Misericordia di Grosseto;
· Chiesa di Santa Maria Santissima nel complesso di San Niccolo’ a Firenze
Suoi progetti sono stati esposti alla Triennale di Milano e sono apparsi su molte riviste italiane e internazionali. Nel 1994 per i risultati conseguiti nella ricerca progettuale e nella ricerca teorica gli è stato conferito il XX premio internazionale “LEONARDO DA VINCI” per l’architettura. Nel 2007 per i tipi di Alinea Editrice è stata pubblicata una monografia sulla sua opera, dal titolo “Fabrizio Rossi Prodi - Architetture 1996-2006”.
PRINCIPALI PUBBLICAZIONI: MONOGRAFIE
- Analisi Urbana e analisi del significato, Alinea editrice, Firenze 1987
- Nuove Residenze per gli Anziani - un Manuale, Alinea, Firenze 1988
- L'Architettura dell'Ospedale, Alinea, Firenze 1990
- Costruire-Decostruire, Officina Edizioni, Roma 1992
- Atopia e Memoria, Officina Edizioni, Roma 1994
- Franco Albini, Officina Edizioni, Roma 1996
- Carattere dell’architettura toscana, Officina, Roma, 2003
- Fabrizio Rossi Prodi - Architetture 1996-2006, Alinea Firenze 2007
-Abitare Sociale - linee Guida, Alinea Firenze 2013
ALTRE PUBBLICAZIONI
F. Rossi Prodi, "Pianificazione sistemica: appunti per la ricerca di un metodo di programmazione dei servizi scolastici", CLUSF, Firenze 1980
F. Rossi Prodi, "Economia degli spazi", in A. Stocchetti "Spazi per la vita degli uomini - architettura e parametri", Alinea, Firenze 1985
F. Rossi Prodi, "Firenze: i fatti dell'architettura", Centro Didattico-Televisivo dell'Università di Firenze, 1985 (Videotape)
F. Rossi Prodi, "Il museo nazionale di storia naturale: studio di fattibilità dell'Università degli Studi di Firenze", Centro Didattico-Televisivo dell'Università di Firenze, 1986 (Videotape)
F. Rossi Prodi, su Domus n° 706, giugno 1989, del volume: "James P.W. "Hospitals - design and development" Architectural Press Ltd. London 1987
F. Rossi Prodi, "L'ospedale generale di Larissa" su Tecnica Ospedaliera n° 7/8, luglio agosto 1989
F. Rossi Prodi, "L'ospedale di Sarzana di Giovanni Michelucci" su Tecnica Ospedaliera n° 10, ottobre 1989
F. Rossi Prodi, "L'ospedale: uno spazio per l'uomo" su "I confini della città" n° 10, supll. al n° 3, marzo 1990
F. Rossi Prodi, "Verso una tipologia di residenze assistenziali" su "TS Tecnologie per la Sanità" n° 5/6, marzo 1990
F. Rossi Prodi, Recensione su Domus, febbraio 1991, del volume : A. Saint, "Towards a social architecture - the role of school building in post-war England", Yale University Press, New Haven and London, 1987
F. Rossi Prodi, Recensione su Domus settembre 1991, del volume: L. Altarelli, U. Cao, C. Chiarini, M. Del Vecchio, L.V. Ferretti e S. Petrini "La Stazione e la Città" Gangemi Roma 1991; e del volume M. Pisani, "Le stazioni di Nicola Pagliara, Napoli", Hetea Ed., Napoli 1989
F. Rossi Prodi, “Umanizzare la progettazione degli ospedali e delle strutture per gli anziani”, in IFHE “1992 Pianeta Ospedale - congresso internazionale di ingegneria ospedaliera”
F. Rossi Prodi, “Ospedali a misura d’uomo”, su “Progettare per la Sanità”, n. 7 settembre 1992
F. Rossi Prodi, “Tipologia - lo spazio operatorio: aspetti generali ed evoluzione” su “Progettare per la Sanità” n. 9 novembre 1992
F. Rossi Prodi, “Mestre: Il nuovo ospedale”, su Progettare per la Sanità n. 10 dicembre 1992
F. Rossi Prodi, "Il Museo di Storia Tedesca di Aldo Rossi" su Materia n° 11/1992.
F. Rossi Prodi, "Raimund Abraham: Chiesa al muro - Berlino 1982" su Materia n° 13/1993.
F. Rossi Prodi, “Roberto Gabetti e Aimaro Isola” su Materia n° 14/1993
F. Rossi Prodi, “Bruno Minardi: Pescaia di San Niccolò a Firenze” su Materia n. 15/1994
F. Rossi Prodi, “Contro il Moderno” su I Confini della Città - Fondazione Michelucci, Regione Toscana, n. 16/1993
F. Rossi Prodi, “Criteri di progettazione” in AA.VV. “Le esigenze abitative dell’anziano”, SAIE2 1994
F. Rossi Prodi, Recensione su Domus n. 765 novembre 1994, del n. 228 monografico di Edilizia Popolare dedicato a "Nuove utenze - nuove residenze”
F. Rossi Prodi, “Giancarlo De Carlo” su Materia n° 17/1994
F. Rossi Prodi, “Edifici di carattere se li disegna Odisseo” sul quotidiano “L’Informazione” del 29 agosto 1994
F. Rossi Prodi, “Caratteri architettonici delle strutture intermedie psichiatriche: il non luogo” (con G. Manara), in Progettare per la Sanità n. 29 settembre 1994
F. Rossi Prodi, “Alessandro Anselmi” su Materia n° 18/1995
F. Rossi Prodi, “Caratctère e Locus” in A. Baratelli, U. Tramonti, “La città variabile”, Maggioli 1995
F. Rossi Prodi, “Stefano Cordeschi” su Materia n° 19/1995
F. Rossi Prodi, “Nicola Pagliara” su Materia n° 20/1995
F. Rossi Prodi, “Architettura, arte inutile”, in I Confini della Città - Fondazione Michelucci, Regione Toscana, n. 20/1996
F. Rossi Prodi, “Giampaolo Mar - Luciano Semerani” su Materia n° 21/1996
F. Rossi Prodi, “Paolo Zermani: Edificio Sacro a Roma”, su “Area” n. 24/1996
F. Rossi Prodi, “Aurelio Cortesi: Negozio Alexander, Milano”, su “Area” n. 25/1996
Recensione su Domus n. 782 maggio 1996, del volume C. Cresti” Firenze, capitale mancata. Architettura e città dal piano Poggi a oggi”, Electa 1995
F. Rossi Prodi, “Antonio Monestiroli: Aula Civica a Torricella Peligna”, Area n. 27/1996
F. Rossi Prodi, “Roberto Gabetti e Aimaro Isola” in corso i stampa su Materia n° 23/1996
F. Rossi Prodi, “Paolo Zermani” su Materia n° 24/1997
F. Rossi Prodi, Recensione su Domus n. 796 settembre 1997, del volume Giuseppe Strappa ”Unità dell’organismo architettonico”, Dedalo, Bari 1995 (non presentato)
F. Rossi Prodi, “Paolo Portoghesi” su Materia n° 25/1997
F. Rossi Prodi, “Culotta e Leone” su Materia n° 26/1998
F. Rossi Prodi, “Ignazio Gardella” su Materia n° 27/1998
F. Rossi Prodi “Istituto Ortopedico Toscano” in “L’ospedale e la città – dalla fondazione di S. Maria Nuova al sistema ospedaliero del 2000”, Edizioni Polistampa, Firenze 2000.
F. Rossi Prodi, Istituto Ortopedico Toscano, in AA.VV., L’ospedale e la città – dalla fondazione di S. Maria Nuova al sistema ospedaliero del 2000, Edizioni Polistampa, Firenze 2000, p. 137
F. Rossi Prodi, Nel paesaggio smarrito. Architetture in Toscana: 1973-2000, in E. Godoli (a cura di), Architetture del novecento. La Toscana, Fondazione Michelucci Edizioni Polistampa, Firenze 2001, pp. 149-163
F. Rossi Prodi, Betlemme (Palestina), progetto per un santuario ecumenico, 1997, in Paolo Portoghesi architetto, Skirà, Milano 2001, p. 259
Fabrizio Rossi Prodi – Meeting Point a Firenze, in “Almanacco di Casabella” - Giovani architetti Italiani 2000-2001, pp. 134-137
F. Rossi Prodi, La fine della punteggiatura, in “ARC” n°8, 2002
F. Rossi Prodi, Firenze: ricostruire le identità, intervista a Gianni Biagi, in “Firenze Architettura” n. 1&2, 2002, pp. 100-103
F. Rossi Prodi, Grand Tour. Inquadrature, in “Paolo Zermani – Architetture 1983-2003”, Diabasis, 2003
F. Rossi Prodi, Carattere dell’architettura toscana, Officina, Roma, 2003
F. Rossi Prodi, Valori da imprimere e strumenti di dialogo, in La Repubblica 2 novembre 2003
F. Rossi Prodi in E. Comelli, “L’architetto? No, preferiamo l’Architect” in Il Corriere 26 maggio 2003
F. Rossi Prodi, Centro incontri a Firenze, in “Identità dell’architettura italiana”, Diabasis, Reggio Emilia, 2003, pp.72-73
F. Rossi Prodi, Piscina comunale a Firenzuola, in “Identità dell’architettura italiana 2”, Diabasis, Reggio Emilia, 2004, pp.76-77
F. Rossi Prodi, Con la loggia Isozaki reinterpreta il passato, in La Repubblica 30 ottobre 2004
F. Rossi Prodi, Concorso per la nuova sede di Banca Cassa di Risparmio Firenze, in “Casabella”, n. 727, 2004
F. Rossi Prodi, Piscina Comunale a Firenzuola, in “Firenze Architettura”, n. 1-2, febbraio 2005
F. Rossi Prodi, Ampliamento dell’Istituto Ortopedico Toscano, Firenze, in “Identità dell’architettura italiana 2”, Diabasis, Reggio Emilia, 2005, pp.88- 89
F. Rossi Prodi, “Il consenso non si ottiene ricorrendo a grandi firme, in La Repubblica 10 luglio 2005
F. Rossi Prodi in C. Riconda, “Architettura il piacere di osare quanti big nei piccoli Comuni” in La Repubblica 11 agosto 2005
F. Rossi Prodi in “L’iniziativa: Master in teologia e architettura di chiese” in in La Repubblica 11 agosto 2005
F. Rossi Prodi, “Ritrovare i luoghi della città” in Progettare città, Villa San Lorenzo, 17-24 dicembre 2005, Sesto Fiorentino
F. Rossi Prodi, “Rifrazioni di paesaggio sulle regole prospettiche” in Aion, Oltre l’architettura moderna, 2006
F. Rossi Prodi, Concorso Nazionale per la nuova sede della Provincia di Arezzo, in “Identità dell’architettura italiana 4”, Diabasis, Reggio Emilia, pp.88- 89, 2006ISBN 888103218-X
F. Rossi Prodi, “Aniconismo dell’architettura moderna”, in “Vivens Homo”, n.17/1, 2006
Intervista “In certi casi occorre il coraggio di cambiare”, Repubblica Firenze 13 settembre 2006
Intervista per la rubrica Letture d’Autore a cura di Diego Barbarelli, PresS/Tletter n. 37/2006
F. Rossi Prodi, La figura di architetto, in “Firenze Architettura” n. 1/2007, pp. 2-4
F. Rossi Prodi, Caratteri e figure dell’architettura in Toscana, in “Firenze Architettura” n. 1/2007, pp. 2-4
F. Rossi Prodi, Orizzonti di ricerca nel progetto contemporaneo, in G. Corsani e M. Bini (a cura di), “La Facoltà di Architettura di Firenze fra tradizione e cambiamento”, Firenze University Press, 2007
F. Rossi Prodi e F. Privitera, Buio nell’architettura, in M.A. Giusti e S. Caccia (a cura di), “Buio in sala – architettura del cinema in Toscana”, Maschietto editore, 2007
F. Rossi Prodi, Il paesaggio e le nuove regole, in Repubblica Firenze, 8 agosto 2007
F. Rossi Prodi, Lo storico rapporto fra città e ospedale. Prospettive, in Hospital and Public Health n. 3 luglio-settembre 2007
F. Rossi Prodi, Complesso parrocchiale di Santa Maria, Castel di Lama (Ascoli Piceno), in “Identità dell’architettura italiana 5”, Diabasis, Reggio Emilia, 2007, pp.98- 99
F. Rossi Prodi, Una lezione di modestia: di alcuni caratteri dell’opera di David Chipperfield”, in Quaderni di Locus n. 1, Felici Ed. 2008
F. Rossi Prodi, Progetto in sezione, in F. Privitera, “Disegnare Dialoghi – esercizio della sezione e progetto nell’opera di Giovanni Michelucci”, Bandecchi & Vivaldi Ed. 2008
F. Rossi Prodi, Disegnare i luoghi delle città italiane, in “Architetture Pisane”, n. 13-14, 2008
F. Rossi Prodi, Paesaggi sovrapposti, in “Abitare la terra”, n. 16-17-18-19, 2008
F. Rossi Prodi, Concorso di progettazione in due gradi per la progettazione del parco pubblico, di edifici a destinazione residenziale e terziaria e del recupero dell’ex chiesa di Santa Maria degli Angeli, in “Identità dell’architettura italiana 6”, n. 94-95
F. Rossi Prodi, S-Legare, in “C3”, n. 4-5-6-7-8-9-10-11, 2008
F. Rossi Prodi, Fabrizio Rossi Prodi, in “Il disegno di Architettura”, n. 62, 2008
F. Rossi Prodi, Permanenze e flussi, in “Firenze Architettura 2.2008”, n. 4-5, 2008
F. Rossi Prodi, LA progettazione sanitaria tra i tecnici interni “conoscitori di esigenze” e gli esterni “visionari”, in “Hospital &Public Health”, 2008
F. Rossi Prodi, Fabrizio Rossi Prodi, in “Paesaggio urbano 1.2009”, n. 31, 2009
F. Rossi Prodi, Stazione intermodale a Oristano, in “Identità dell’architettura italiana 7”, n. 94-95, 2009
F. Rossi Prodi, Nuovo Palazzo della Provincia di Arezzo, in “Firenze Architettura”, n.1 2009, pp. 30-31-32-33-34-35, ISSN 1826-0772
F. Rossi Prodi, E’ cambiata l’esperienza della realtà, in A Iacomoni (a cura di) “Tracce storiche e progetto contemporaneo”, Gangemi ed. 2009, ISBN 978-88-492-1675-2, pp. 136-141, 2009
F. Rossi Prodi, L’organismo architettonico per l’ospedale ad alta intensità di cura, in Hospital Public Health”, n. 1-2010, pp. 28-31
F. Rossi Prodi e F. Capanni, Centralità dei laboratori di progettazione, in Firenze Architettura n. 1.2010, pp.2-3 ISSN 1826-0772
F. Rossi Prodi, Memoria Dolorosa, in M. Borrelli e A. Santacroce (a cura di), “Aree di scavo e sazi urbani”, Ed. Kappa, dicembre 2009, pp.122-129, ISBN 978-88-6514-010-9
F. Rossi Prodi – E. Ferrara, Un quartiere senza anima,intervista in “La Repubblica Firenze”, 17 luglio 2010, pp. I-III
F. Rossi Prodi, Un errore urbanistico e non architettonico, in “La Repubblica Firenze”, 10 agosto 2010 p. II
F. Rossi Prodi, Perché San Salvi non torna alla città, in “La Repubblica Firenze” 4 settembre 2010, p.XI
F. Rossi Prodi, Quanto ci manca oggi l’architetto delle radici”, in “La Repubblica – società” 14 ottobre 2010 pp. XII-XIII
F. Rossi Prodi, L’architettura di domani, in “La Repubblica Firenze” 18 novembre 2010 p. XI
F. Rossi Prodi, G. Fialà, La riorganizzazione delle sedi universitarie a Firenze, in P.Giorgieri (a cura di) “Firenze – il progetto urbanistico scritti e contributi 1975-2010”, Alinea 2010, pp 354-371 ISBN 978-88-6055-458-1
F. Rossi Prodi, Concorso per l’edificio dei Dipartimenti di Agrari a Campus dei Rizzi – Udine, in “Identità dell’architettura italiana 8”, n. 94-95, 2010 ISSN 978-88-8103-746-9
F. Rossi Prodi, San Pellegrino, in Firenze Architettura n. 2.2010, pp.34-39 ISSN 1826-0772
Intervista a Fabrizio Rossi Prodi in C. Merler “Dialoghi sull’identità dell’architettura italiana”Prospettive Edizioni 2010 pp. 55 67 ISBN 978-88-89400-58-6
F. Rossi Prodi, Riflessione sulla qualità dei progetti. Riesce ad emergere con gli attuali meccanismi di gara? in Hospital & public health n. 2 settembre 2011 Edicom, Milano Pp.6-8
F. Rossi Prodi, Per Pitti e Tornabuoni più vita e meno arredi, in “La Repubblica Firenze”, 10 novembre 2011 pp. I, IX
F. Rossi Prodi, Social Housing - I mutati orizzonti del progetto domestico, in “Il giornale dell’architettura” speciale Urbanpromo n. 100, dicembre 2011, Umberto Allemandi
F. Rossi Prodi, Uffici della provincia, Bolzano, in “Identità dell’architettura italiana 9”, pp. n. 104-105, 2011 ISBN-978-88-904783-1-4
F. Rossi Prodi, Chiesa di Santa Maria, in Firenze Architettura n. 2.2011, pp.34-39 ISSN 1826-0772
F. Rossi Prodi, Caratteri architettonici in un complesso residenziale con quattro torri in legno a Milano, in “Forum Legno Edilizia Italia Verona 12” Graphische Betriebe Eberl GmbH, Biel (CH), pp. 3-10
Legenda
Fabrizio Rossi Prodi was born and received his formal training in Florence, Italy. He is full professor of Architectural and Urban Design at the Architecture Faculty in Florence, Italy. He is member of the Teaching Board of the Doctorate in Architectural and Urban Design.
He has promoted and taken part in seminars, conventions, and gave lectures on the issues of contemporary architecture and the city; he has published over eighty essays, and eight books amongst which L’architettura dell’ospedale, Costruire-decostruire (1992); Atopia e memoria (1994); Franco Albini (1996); Carattere dell’architettura toscana (2003). In 1994 he was awarded the XX international prizefor architecture Leonardo da Vinci.
In his design research he works on the issues of identity and the characters of places and architecture, dealing with the alterations affected by post-modernity to human relationships, to visual communication and perception. He is also interested in sustainability, new materials and the synthesis of different disciplines in the project. But in general he seeks for a humanization of the project, probably the main heritage of his florentine origin, that he pursues in the connections between architectural organisms and urban places, landscape, hybridizations between construction and nature, the rehearsal of institutional and social values.
His activity has mainly regarded the redevelopment of abandoned areas, the design of urban spaces and facilities. Amongst his works of architecture there are accommodation and health facilities, university pavilions, a swimming pool and two sports halls, offices, industrial pavilions. He has developed urban projects of public spaces and residential districts, in historical contexts as well.
He has partaken in international contests, like the contest by invitation for the new headquarters of Cassa di Risparmio di Firenze, and was the winner of the contest for a Nursing Home in Faenza, the extension of a Seaside Summer Camp in Pietrasanta, the redevelopment of an urban area at Grosseto for a civic center and a residential neighbourhood, the Provincial Administration Headquarters in Arezzo, Zambonini Headquarters, a sport facility in Gambassi Terme, a public park, housing and other facilities in the rehabilitation of an area at Pesaro, a scientific library and two laboratory departments of the Agriculture Faculty at the University in Udine, a residential ecodistrict with four timber structure towers, a sport facility in Majano, a church in Florence, a Hospital addition at Grosseto .
In 2007 Alinea Editrice published a monography on his work, titled Fabrizio Rossi Prodi - Architetture 1996-2006.
see http://www.rossiprodi.it
Since 2001 he is Professor of Architectural and Urban Design at the Faculty of Architecture in Florence, Italy, where he has taught since 1995; he currently holds the Chair of Urban Design Studio; he is also a member of the Teaching Board of thePhD in Architectural and Urban Design; he has taught in the Master in Theology and Architecture of Churches at the Faculty of Theology of Central Italy, he has taught "Theories and techniques for urban transformation" at the Master in School of Territory Government of the Italian Institute of Human Sciences. He has also taught and lectured in several universities in Italy, Switzerland and Argentina.
In the early years of teaching he had worked to define content and teaching tools of the architectural composition, developing a linguistic approach articulated in figures and rules of composition, useful both to reread the works and places and to set the educational project. Since 2006, in the Urban Design Studio he investigates the unresolved issues of the contemporary city and landscape: the degraded areas, the new centres, the residential densification. The urban project is based on a rational process and meets new requirements and the contemporary ways of seeing and thinking, but also seeks a synthesis with the legacy of tradition, developing the identity of places and the dignity of living. In the educational projects he explores the figurative conception of new places intended as an expression of ethical principles and social values, and he concentrates his attention on the aspects of humanism in architecture, on the quality of public and in-between spaces, on the design modeling methods, on the new environmental sensitivity.
The final dissertations shrink the analysis to the architectural project, mostly in delicate and historical contexts, studying significant architectural organisms both for the social and institutional content they play, and for the balance with the environment and the landscape. The interest in the architectural organisms is also the basis for the teaching at the Master in Theology and Architecture of Churches as well as for the design research carried out in competitions as well as throughout his the professional activity.
During his PhD he faced a critical analysis of the identity and character of twentieth century Tuscan architecture to identify patterns, customs and long-term composition rules - which constitute the genetic heritage of the School of Florence - and that still transpire in the contemporary architectural design, even in the form of the regional landscape. A second theme develops a reflection on the content and methods of urban design, redefining aspects such the public space and the role of intermediate spaces, the character and the typing tools of the residential settlements.
These disciplinary interests are also related to the activities carried out in the Master of Government of the Territory and some design research agreement with municipalities of Tuscany.
In the theoretical research he has investigated, at first, the themes of social architecture, with systematic studies on the evolution of some architectural organisms, particularly related to education, health, hospitals and residential buildings. These studies, besides investigating the typological elements, composition and distribution, have tended to recover the concept of character, the architectural expression of the common principles, the dignity of living and the meaning in architecture, all factors related to the conception of the work and its experience.
Later, his research interests focused on theoretical reflection on the foundations of the architectural composition, set from its genetic relationships with the city's shape and structure, viewed in the historical evolution of cultural and perceptive conditions. Contents and methods of composition were divided syntactically and grammatically according to a hermeneutical and linguistic approach.
Besides the books entitled “Costruire – Decostruire” and “Atopia e Memoria”, some architecture seminars, dealing with general topics such as the suburbs, the industrial areas regeneration, the relationship with the environment, the design of streets and public space, promoted and coordinated in the early 90s, are related to this research period.
Also the organization of the first conferences on the Italian Architecture Identity, conceived within the Florence scientific community, are expressions of the same research interests. Even the research study on the work of Franco Albini, a great master of the Italian Rationalism, which compares tradition and modernity, logic of the project and man role in an elegant synthesis of expressive means, belongs to this period. Finally the themes of architectural composition and their inclusion in the long-term heritage of a regional area, its landscapes and its School of Architecture are at the core topic of the research and the book entitled “Carattere dell’Architettura Toscana” published in 2003.
However, his research study has always dealt with urban design and architecture of the city, since the publication in 1987of the book entitled “Analisi Urbana e Analisi del Significato”, trying to systematize the methods of urban studies of the Italian traditional morphological types, with humanization and phenomenological interpretation. In the last decade, this interest has resulted in the development of the urban design tools aimed at the requalification of urban and natural landscapes, and include the reinterpretation of local traces, the language of "empty", the design of the public space, the social qualification of the intermediate spaces, the systems of the in-between spaces, the design methods with modeling system, the composition mechanisms to express principles and shared values.
The updating of the morphological type rules of the project, the revaluation of the intermediate spaces, the methods for shaping the spatial complexity in its relations with the richness of social interactions, the interdisciplinary research on Social Housing – which is the matter also of a publication entitled “Abitare Sociale – Linee guida” - were central. Also the adherence to environmental issues and sustainability - rather than relying on a rhetoric of technology - has served to enrich the figurative heritage of the city and architecture, because it has forced to redefine the settlement, spatial, compositional and distributive elements belonging to architectural organisms and to urban systems. In particular, these issues have been studied in the research “Abitare Mediterraneo” and then applied in the design of the Ecological social housing district in Milano, Via Cenni with its four nine-storey towers using a construction system with cross-laminated timber panels.
The rehabilitation of degraded areas, the axes of access to the city, new urban natural areas for leisure, have become field of experimental studies with some municipal government, subject of academic exercises and a continuing research opportunity .
All these research interests have been the basis for many conferences both in Italy and in other countries. Also he published nine books and more than one hundred essays and articles on these topics; in the past he has also collaborated with some architectural magazines such as Domus, Area and Materia.
Also the design activity, carried out with an interdisciplinary team, focuses on the design of collective organism and urban spaces. The project itself is a test of theoretical research, a continuous experimentation, making it the true and principal place of the architectural research. In the architecture and landscapes designed, has always tried to pour the principles of hospitality, social liveliness and dignity of living, environmental and saving resources issues, using an expressive language continuously updated from the classicism of its origin, to imagine the landscape of tomorrow. The interpretative key remains the humanistic project, the measure and the comprehension of places.
During a 20 year period he has designed and developed residential settlements, even experimental eco-district, education facilities, university departments, high-tech scientific laboratories, social and health centres (adopting the principles of humanization and architectural and urban quality), sports facilities, offices, churches, industrial plants, interventions in historical and delicate urban contexts and urban spaces arrangements. In the field of urban project he has developed residential interventions and rehabilitation of urban areas, projects in degraded contexts and proposals for the transformation of monofunctional districts, always developing the theme of contemporary living, resources containment, new materials use, complying with the public space and the relationship with the landscape. In recent years he has been interested in projects and experiments on residential settlements and social housing, focusing on contemporary living, sustainability and new materials, in an interdisciplinary eco-district logic, as evidenced by the project for the wooden towers in Milan.
The recent needs and new tools have also influenced the design method, particularly for the management of interdisciplinarity, the three-dimensional modelling techniques and dialogue with users and clients. In addition, the experimental interest and his nature led him to compete in different contexts: Italy, Brazil, Chile, Spain, China and the Arab countries.
He has constantly participated in many international competitions and he has won 17, besides obtaining numerous awards and nominations. Among these, the main ones are:
· New civic centre, public square and residential district in Grosseto
· Provincial administration headquarters in Arezzo
· Housing, youth centre and recreational park In Pesaro
· Scientific library and Departmental laboratories in the Rizzi University Campus, Udine
· Social housing in Milan
· Multi-purpose sports and civic hall at Majano, Udine
· Extension of the Misericordia Community Hospital in Grosseto
· New church and parish centre in Calenzano, Firenze
Some of his works have been exhibited at the Triennale in Milan and have appeared in many Italian and international magazines. In 1994 Fabrizio Rossi Prodi received the XX International Award "LEONARDO DA VINCI" for architecture for his many achievements in design and theoretical research. In 2007 a monograph on his work was published, entitled "Fabrizio Rossi Prodi - Architectures 1996-2006".
MAIN PUBLICATIONS: MONOGRAPHS
OTHER PUBLICATIONS
Recensione su Domus n. 782 maggio 1996, del volume C. Cresti “Firenze, capitale mancata. Architettura e città dal piano Poggi a oggi”, Electa 1995
F. Rossi Prodi, “Nel paesaggio smarrito. Architetture in Toscana: 1973-2000”, in E. Godoli (a cura di), “Architetture del novecento. La Toscana”, Fondazione Michelucci Edizioni Polistampa, Firenze 2001, pp. 149-163
F. Rossi Prodi, “Betlemme (Palestina), progetto per un santuario ecumenico”, 1997, in “Paolo Portoghesi architetto”, Skirà, Milano 2001, p. 259
F. Rossi Prodi, “La fine della punteggiatura”, in “ARC” n°8, 2002
F. Rossi Prodi, “Firenze: ricostruire le identità, intervista a Gianni Biagi”, in “Firenze Architettura” n. 1&2, 2002, pp. 100-103
F. Rossi Prodi, “Grand Tour. Inquadrature”, in “Paolo Zermani – Architetture 1983-2003”, Diabasis, 2003
F. Rossi Prodi, “Carattere dell’architettura toscana”, Officina, Roma, 2003
F. Rossi Prodi, “Valori da imprimere e strumenti di dialogo”, in La Repubblica 2 novembre 2003
F. Rossi Prodi, “Centro incontri a Firenze”, in “Identità dell’architettura italiana”, Diabasis, Reggio Emilia, 2003, pp.72-73
F. Rossi Prodi, “Piscina comunale a Firenzuola”, in “Identità dell’architettura italiana 2”, Diabasis, Reggio Emilia, 2004, pp.76-77
F. Rossi Prodi, “Con la loggia Isozaki reinterpreta il passato”, in La Repubblica 30 ottobre 2004
F. Rossi Prodi, “Concorso per la nuova sede di Banca Cassa di Risparmio Firenze”, in “Casabella”, n. 727, 2004
F. Rossi Prodi, “Piscina Comunale a Firenzuola”, in “Firenze Architettura”, n. 1-2, febbraio 2005
F. Rossi Prodi, “Ampliamento dell’Istituto Ortopedico Toscano”, Firenze, in “Identità dell’architettura italiana 2”, Diabasis, Reggio Emilia, 2005, pp.88- 89
F. Rossi Prodi, “Il consenso non si ottiene ricorrendo a grandi firme”, in La Repubblica 10 luglio 2005
F. Rossi Prodi, “Concorso Nazionale per la nuova sede della Provincia di Arezzo”, in “Identità dell’architettura italiana 4”, Diabasis, Reggio Emilia, pp.88- 89, 2006ISBN 888103218-X
F. Rossi Prodi, “La figura di architetto” in “Firenze Architettura” n. 1/2007, pp. 2-4
F. Rossi Prodi, “Caratteri e figure dell’architettura in Toscana”, in “Firenze Architettura” n. 1/2007, pp. 2-4
F. Rossi Prodi, “Orizzonti di ricerca nel progetto contemporaneo”, in G. Corsani e M. Bini (a cura di), “La Facoltà di Architettura di Firenze fra tradizione e cambiamento”, Firenze University Press, 2007
F. Rossi Prodi e F. Privitera, “Buio nell’architettura”, in M.A. Giusti e S. Caccia (a cura di), “Buio in sala – architettura del cinema in Toscana”, Maschietto editore, 2007
F. Rossi Prodi, “Il paesaggio e le nuove regole”, in Repubblica Firenze, 8 agosto 2007
F. Rossi Prodi, “Lo storico rapporto fra città e ospedale. Prospettive”, in “Hospital and Public Health” n. 3 luglio-settembre 2007
F. Rossi Prodi, “Complesso parrocchiale di Santa Maria, Castel di Lama (Ascoli Piceno)”, in “Identità dell’architettura italiana 5”, Diabasis, Reggio Emilia, 2007, pp.98- 99
F. Rossi Prodi, “Una lezione di modestia: di alcuni caratteri dell’opera di David Chipperfield”, in Quaderni di Locus n. 1, Felici Ed. 2008
F. Rossi Prodi, “Progetto in sezione”, in F. Privitera, “Disegnare Dialoghi – esercizio della sezione e progetto nell’opera di Giovanni Michelucci”, Bandecchi & Vivaldi Ed. 2008
F. Rossi Prodi, “Disegnare i luoghi delle città italiane”, in “Architetture Pisane”, n. 13-14, 2008
F. Rossi Prodi, “Paesaggi sovrapposti”, in “Abitare la terra”, n. 16-17-18-19, 2008
F. Rossi Prodi, La progettazione sanitaria tra i tecnici interni “conoscitori di esigenze” e gli esterni “visionari”, in “Hospital &Public Health”, 2008
F. Rossi Prodi – E. Ferrara, Un quartiere senza anima, intervista in “La Repubblica Firenze”, 17 luglio 2010, pp. I-III
F. Rossi Prodi, “Quanto ci manca oggi l’architetto delle radici”, in “La Repubblica – società” 14 ottobre 2010 pp. XII-XIII