Evoluzione della forma di governo italiana dal 1848 al fascismo. Suscettibile di essere esplorato tanto ‘per istituti’ (es.: lo scioglimento della Camera elettiva nella prima età liberale; la nascita delle fiducia preventiva sotto Giolitti; il Senato regio al tempo di Crispi) che ‘per autori’ (es:: il pensiero di Vittorio Emanuele Orlando o di Gaetano Mosca sul rapporto Parlamento-governo), questo ambito tematico è facilmente accessibile agli studenti, che lo affrontano senza grosse difficoltà grazie alla loro preparazione in storia contemporanea e ad una agevole reperibilità delle fonti. Adatto per i triennalisti.
2. Storia del lessico costituzionale europeo dal Settecento al Novecento. Conforme a un filone di ricerca storica in forte sviluppo negli ultimi anni, questa tematica affronta il modo in cui si sono venute formando le parole-chiave tramite le quali siamo soliti descrivere le istituzioni politiche contemporanee (es.: “costituzione”, “governo parlamentare”, “responsabilità ministeriale”, “decentramento” etc.). Per quanto di solito non ci pensiamo, i concetti-termine di cui ci serviamo per ‘nominare’ la realtà istituzionale hanno una enorme efficacia performativa e producono un fortissimo impatto sul nostro modo di far politica. Adatto per chi ha un certo gusto per la speculazione e la filosofia politica.
3. Culture e pratiche dell’atto elettorale. Nata come diverticolo della storia politica classica, la storia elettorale viene oggi sempre più frequentata dagli storici in una prospettiva istituzionale e di lungo periodo, del tutto autonoma dalla vecchia storia dei partiti e funzionale invece a farci capire come il nostro modo di votare non sia affatto una acquisizione permanente, ma sia soggetta a cambiamenti che ne risagomano instancabilmente il significato. Stimolante per chi ha interessi e curiosità politologiche e particolarmente adatto agli studenti magistrali.
4. Storia istituzionale della Toscana preunitaria (secc.XVI-XIX). Per chi è incuriosito dal grande tema della nascita dello Stato moderno e dalle sue peculiari modalità di funzionamento. L’esistenza, a Firenze, di uno dei più antichi e meglio conservati archivi statali del mondo apre infinite e affascinanti piste di ricerca (dallo studio delle comunità locali e dei loro statuti alla storia costituzionale del principato mediceo fino a quella delle riforme settecentesche, di cui la Toscana fu un eccezionale laboratorio europeo).
5. Dialettica centro-periferia (Italia-Europa, secc. XVIII-XX). Ambito classico della storia amministrativa, lo studio dei rapporti tra autorità centrali e locali offre un campo molto vasto per le ricerche di tesi (dalla ricostruzione dei dibattiti istituzionali allo studio di specifici case studies). Si gioca bene anche in una prospettiva comparata (vedi punto successivo)
6. Storia comparata dell’amministrazione (secc. XIX-XX). Interessante per chi conosce le lingue e vuole esplorare dimensioni diverse della politica. Il tema classico attorno al quale si possono pensare dei buoni titoli di tesi è quello del confronto tra le due grandi tradizioni amministrative continentale ed angloamericana (es.: gli scienziati politici americani di primo Novecento di fronte all’esperienza francese e prussiana; la recezione di Dicey in Italia; la dottrina francese e le riforme del Local government nell’Ottocento vittoriano etc.). Ma se vi è interesse da parte del candidato l’ambito di riferimento può essere esteso anche ad altre esperienze europee.
7. Storia costituzionale francese dalla Rivoluzione del 1789 alla Terza Repubblica. Esperienza da sempre strettamente associata al percorso del nostro paese, quella francese costituisce un terreno su cui lo studente di Scienze politiche si muove in genere abbastanza bene e in ordine alla quale non è difficile assicurare un buon accesso alle fonti. Molti ed agevoli i possibili contatti rispetto alla vicenda italiana: a partire da quello del c.d. ‘triennio giacobino’, di cui al numero seguente.
8. Il ‘triennio giacobino’ in Italia (1796-99). Periodo affascinante e da sempre frequentatissimo da parte degli storici del costituzionalismo italiano, il ‘triennio’ offre una gran quantità di spunti di ricerca a chi è interessato a cogliere sul loro nascere le contraddizioni che segneranno per un lunghissimo periodo la storia della libertà politica nel nostro paese.