Nuovo orario di ricevimento
Sede di Novoli - Corso di Storia Economica della Moneta e della Banca, Laboratorio di Storia della pubblicità e Storia Economia Medievale e Moderna: il ricevimento studenti si terrà ogni Martedì dalle 11.30 alle 12.30 presso il Polo delle Scienze Sociali di Novoli (Edificio D6, secondo piano, stanza 66).
Si potrà sempre concordare un ricevimento via meet.
Dal dicembre del 1991 al novembre 1992 è stata cultrice della materia presso l’Istituto di Storia Economica della Facoltà di Economia e Commercio di Firenze.
Nel 1994 ha vinto una borsa di ricerca presso la Escuela di Estudio Hispano-Americanos di Sevilla.
Ricerca scientifica1)I miei interessi scientifici sono principalmente orientati all’analisi della rete commerciale e al ruolo degli operatori economici toscani e italiani nel Mediterraneo e nell’Atlantico, dell’Età Moderna. Dedico particolare attenzione alla ricostruzione della consistenza delle colonie toscane nelle piazze economiche di maggiore importanza, al loro inserimento nel commercio atlantico, alle attività di finanziamento e assicurazione di viaggi e mercanzie verso le Americhe, ai rapporti giuridico-economici con le realtà locali, insomma al potenziale economico/culturale dei mercanti toscani in area iberica e non solo.In questo ambito, le mie attività di ricerca si sviluppano prevalentemente negli archivi toscani e in quelli di Cadice e Siviglia (dopo aver usufruito di una borsa di studio bandita dall’Escuela de Estudios Hispano-Americanos di Siviglia nel 2000). Le mie ricerche tendono a combinare le fonti spagnole con quelle toscane, fiorentine e pisane in particolare, che sono prevalentemente costituite da registri contabili e carteggio commerciale. La sostanziale assenza nella Penisola Iberica di questo tipo di documentazione ha suscitato l’attenzione di alcuni studiosi della Escuela de Estudios Hispano-Americanos, grazie al cui interessamento è stato possibile concordare la pubblicazione dei risultati della mia ricerca dottorale alla quale sto lavorando per una prossima edizione (La compagnia dei Botti in terra di Spagna al tempo delle scoperte, 1524-1566). In ogni caso di questo filone di indagine ho offerto alcune indicazioni in due articoli e una comunicazione: Zucchero e cocciniglia dal Nuovo Mondo, due esempi di precoce diffusione, (1998), Mercanti toscani nell’Andalusia del Cinquecento, (1999) Tra Firenze e Siviglia: tracce economiche e culturali dei mercanti fiorentini nella Spagna del Cinquecento, (2006). Da questi primi e parziali risultati emerge che il ruolo e le strategie degli operatori economici toscani, nell’Andalusia del XVI secolo, erano tutt’altro che trascurabili, come invece sembra emergere da altri studi. In effetti, Consuelo Varela (Colombo e i fiorentini, Firenze, Vallecchi, 1991) e Juan Gil (Los mercaderes florentinos en Sevilla, in Mundus novus. Amerigo Vespucci e i metodi della ricerca storico geografica, Società geografica italiana, 2004) hanno sostenuto la tesi di un’azione assai limitata dei mercanti-banchieri fiorentini nelle piazze andaluse all’indomani della “Grande Scoperta”. Seguendo impostazioni non nuove gli autori fondano le loro affermazioni su indagini fatte solo su fonti pubbliche e sulla oggettiva scarsità dei documenti notarili rogati da fiorentini rintracciabili negli archivi spagnoli. Quasi in un rapporto di causa ed effetto, da questa scarsità deriverebbe l’assenza o quasi dei toscani nelle piazze spagnole e di qui la decadenza irreversibile dell’economia toscana sin dalla fine del XV secolo. Proprio su questo annoso dibattito storiografico, e in particolare sulla questione del ruolo e della presenza dei toscani sulle piazze di Cadice e Siviglia, si inserisce un mio saggio dal titolo Al soffio degli Alisei. Mercanti fiorentini tra Siviglia e il Nuovo Mondo(«Archivio Storico Italiano», n. 629, CLXIX, 2011). In questa ricerca ho tentato di rispondere con documentazione italiana, ma anche dell’Archivo de Protocolos Notariales di Siviglia, dell’Archivo de Indias e nell’Archivo Ducal de Medina Sidonia, a queste posizioni, sottolineando invece come le più grandi case mercantili e bancarie della Firenze del Cinquecento erano attive in quegli empori e pronte a sfruttare le nuove opportunità che le Indie Occidentali stavano offrendo.Ad ulteriore conferma di quanto la realtà toscana fosse ancora vitale tra XV e XVI secolo, si trovano gli studi realizzati sull’esperienza dei mercanti fiorentini a Lione e nelle piazze del Vicino Oriente. Relativi a questo tema sono i saggi: Affaires et petites vanités. Un marchand florentin à Lyon au XVe siècle, (2007); Vestire l’Islam alla fiorentina e importare oro. Luigi di Carlo da Castel Fiorentino in Oriente, (2003); Oro e monete da Costantinopoli a Firenze in alcuni documenti toscani (secoli XV-XVI), (2007). 2) Un altro filone di studio investe il settore della finanza, con particolare riguardo a quella pubblica. Da questo punto di vista, prendendo le mosse da due registri contabili appartenuti a un mercante banchiere fiorentino, ho potuto ricostruire le tecniche di gestione di un portafoglio titoli del debito pubblico francese, ho poi allargato lo studio sui processi di indebitamento della corona al tempo di Francesco I e di Enrico II di Valois. La ricerca ha dato luogo alla pubblicazione del volume Le Grand Parti. Fiorentini a Lione e il debito pubblico francese nel XVI secolo, (2002). In esso è contenuta una riflessione sulla crescita qualitativa e quantitativa delle forme di credito e di imposizione fiscale e sul graduale cambiamento dei comportamenti di governanti e popolazioni rispetto alle politiche finanziarie dello Stato moderno in formazione. Il volume esamina la diffusa e consistente attività finanziaria e cambiaria che gli operatori economici italiani sostenevano attraverso le fiere di Lione, della Castiglia e di Anversa. 3) Gli interessi sulla organizzazione dei traffici nel Mediterraneo durante il Basso Medioevo costituiscono l’ulteriore filone di ricerca e trovano fondamento in una lunga attività di trascrizione dei carteggi datiniani della sede aziendale di Valenza. L’obiettivo che mi sono proposta è stato quello di mettere a disposizione degli studiosi un importante apparato documentario, corredato da un approfondito saggio introduttivo che pone l’attenzione su alcuni aspetti economici e finanziari di particolare interesse per l’area valenzana e balearica. Di questo lungo lavoro di esegesi della fonte e di analisi dei suoi contenuti sono stati offerti alcuni primi risultati in due saggi: Ports, tràfics, vaixells, productes: italians i catalans a la Mediterrània baixmedieval, (1994); Aspetti di cultura imprenditoriale nel Basso Medioevo. Le aziende catalane di Francesco di Marco Datini, (2007).Il lavoro si è concluso con la pubblicazione, da parte della Università di Valenza, del volume: Mercaderies i diners: la correspondència datiniana entre València i Mallorca (1395-1398), (2008). In questo studio è stato possibile gettare uno spiraglio di luce sul complesso sistema dei rapporti commerciali tra la sponda italiana e quella catalano-balearica. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo fondamentale della corrispondenza commerciale sulle modalità organizzative dei traffici e alla preparazione del mercante e alla sua influenza nelle innovazioni che investirono le attività di supporto all’organizzazione dei traffici. Contemporaneamente è stata pubblicata la versione del volume con il saggio introduttivo in lingua italiana: Mercanzie e denaro: la corrispondenza datiniana tra Valenza e Maiorca (1395-1398). Ancora in questo filone di studio, ma con particolare riguardo al tema delle regole formali e informali che influivano sulla costituzione di reti tra operatori economici che agivano in terra straniera (approccio che fa capo agli studi di D. C. North), si inseriscono i saggi: The Catalonia Company: an Almost Unexpected Success, e A Man from Prato in the Maestrazgo. Tuccio di Gennaio, Wool Merchant, in Francesco di Marco Datini. The Man the Merchant, e il contributo presentato a un recente Convegno Le merciaie di Palma. Il commercio dei veli nella Maiorca di fine Trecento. 4) Nel corso delle mie ricerche in archivio ho incontrato documenti e testimonianze di qualche interesse che mi hanno dato occasione di offrire schede di approfondimento in opere collettanee o interventi in convegni internazionali. In particolare segnalo il mio coinvolgimento in un recente filone di studi francese che ha rivolto la sua attenzione al rapporto tra Economia e Religione organizzandosi attorno a tre assi di ricerca: Quali sono gli apporti dei mercanti al funzionamento economico dei diversi culti e delle differenti pratiche religiose? Che cosa accade quando questi entrano in conflitto con gli interessi economici? Come descrivere le forme di devozione che coltivano i mercanti stessi? In questo ambito si inserisce una mia relazione, Affaires et dévotions dans les documents des marchands florentins (1450-1550), presentata al Colloque del settembre 2007 tenuto a Aix en Provence e Marsiglia, dal titolo Commerce et dévotions (XVIe-XVIIIe siècles). L’intervento, ampiamente aggiornato, è stato pubblicato con il titolo Note su affari e devozione nei documenti di alcuni mercanti fiorentini (1450-1550) («Storia Economica», n. 3, 2010)In questo filone si inserisce anche un saggio (Affari e devozione nella Pistoia fra Tre e Quattrocento, in corso di stampa, ottobre-novembre 2008) dedicato alla realtà pistoiese che sin dal primo Medioevo beneficiava, anche economicamente, di un movimento fortemente organizzato come quello del pellegrinaggio iacopeo. 5) Studi di business history attraverso una analisi di tipo reticolare che aiuti ad arricchire la riflessione sui modelli aziendali adottati e sulle modalità di azione e di integrazione economica nelle diverse piazze. Tutto questo prendendo le mosse dal concetto di rete, definito dalla Social Network Analysis, come insieme di nodi formati da attori sociali e istituzioni e di legami tra ciascuno di quei nodi. Il successo degli attori sociali dipende dalla struttura delle loro rete che non è fissa, ma in continua evoluzione. corsi di specializzazione VI Seminario di Studi su “Fonti per la storia della civiltà italiana tardo medievale: le scritture delle aziende”, organizzato dal Centro di Studi sulla Cultura del Tardo Medioevo di San Miniato (Pisa), 7-12 settembre 1992.XV Corso di Specializzazione di Storia Economica “F. Melis”, sul tema “Le migrazioni in Europa. Secc. XIII-XVIII”, organizzato dall’Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini” di Prato, 26 aprile-8 maggio 1993.Scuola di Alta Specializzazione in Storia del Mediterraneo, sul tema “Il Mediterraneo nell’Età delle scoperte. L’impatto economico”, patrocinata dalla Comunità dalla Comunità delle Università Mediterranee, Valenza-Bari 1994-1995.
partecipazioni a progetti di ricerca scientifica di Ateneo (ex quota 60%) Ateneo di Torino: 2000-2001, Gli uomini di affari italiani in Età Moderna (Membro dell’Unità operativa di ricerca)2002, Mercanti e finanzieri italiani, tra Mediterraneo e Atlantico, in Età Moderna (Responsabile della unità operativa di ricerca) Ateneo di Firenze:2003-2006, Traffici e attività finanziarie tra Mediterraneo e Atlantico (secc. XIV-XVI) (membro dell’unità operativa dir ricerca)2007-2008, Mercanti-banchieri italiani tra Mediterraneo e Atlantico, in Età Moderna (Responsabile dell’unità operativa di ricerca)2009-2010, Mercanti-banchieri italiani tra Mediterraneo e Atlantico, in Età Moderna (Responsabile dell’unità operativa di ricerca) partecipazioni a progetti di ricerca scientifica internazionali
2010-2011, “Elites sociales y estructuras ecnómicas comparadas en el Mediterráneo (Corona de Aragón, Francia e Italia en la baja Edad Media)”, responsabile Professor F.co Paulino Iradiel Murugarren della Universidad de Valencia.
2012-2014-"Identidades urbanas Corona de Aragón-Italia: redes económicas, estructuras institucionales, funciones políticas (siglos XIV-XV)", diretto dal Prof. Fco. Paulino Iradiel Murugarren del Departamento de Historia Medieval de la Universidadde Valencia, come membro attivo di ricerca para el periodo trienal 2012-14.
Interventi in Seminari e Convegni Nazionali La “France Italienne”. La presenza italiana nella Francia dei Valois. Intervento dal titolo Fiorentini e il debito pubblico francese: problemi di ricerca. Pistoiesi sul Cammino di Santiago. Testimonianze ed esperienze dei pistoiesi che hanno percorso il cammino verso Santiago di Compostela, (2007). Intervento dal tiolo Affari e devozione nella Pistoia fra Tre e Quattrocento, in corso di stampa, ottobre-novembre 2008. Dare credito alle donne: presenze femminili nell’economia tra Medioevo ed Età Moderna, Centro studi sui Lombardi, sul credito e sulla banca, Asti 8-9 ottobre 2010. Reti di uomini e merci nel Mediterraneo tardo medievale. Il ruolo di valenza e Palma di Maiorca. Seminario di Studi presso l’ Università degli Studi di Sassari - Facoltà di Lettere e Filosofia- Corso di laurea in Scienze dei beni culturali - Dipartimento di Storia, 2 dicembre 2010.
Interventi in seminari e Convegni Internazionali Prodotti e tecniche d’Oltremare nelle economie europee secc. XIII-XVIII, Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”, Prato14-19 aprile 1997. Commerce, voyage et expérience religieuse (Europe, XVIe-XVIIIe siècles), Colloque international, Lyon, 25-26-27 mars 2004. Relazioni economiche tra Europa e Mondo islamico secc. XIII-XVII (Europe’s economic relations with the islamic world 13th-18th centuries), Istituto Internazionale di Storia Economica “F. Datini”, Prato, 1-5 maggio 2006. La valorizzazione economica del patrimonio artistico e culturale in Europa: un benchmarking tra Italia e Spagna. (Firenze, Granada, Siviglia) Intervento dal titolo Tra Firenze e Siviglia: tracce economiche e culturali dei mercanti fiorentini nella Spagna del Cinquecento, (Firenze, Dipartimento di Scienze aziendali, 2006). Commerce et dévotions (XVIe-XVIIIe siècles), Colloque international, Aix en Provence-Marseille, 14-15 septembre 2007. Migraciones y élites económicas en el Mediterráneo de la Baja Edad Media. Intervento dal titolo Tra Maiorca e la Barberia. Intese e conflittualità per il controllo di spazi economici, (Albacete, Facultad de Humanidades, Universidad de Castilla-La Mancha, 13-14 de febrero de 2009). Les figures de l’intermédiation marchande en Europa et dans le monde méditerranéen (XVIe-XXIe siècles. Commis-voyageurs et représentants de commerce, Nizza 10-12 giugno 2010, Université de Nice-Sophia Antipolis, Centre de la Méditerranée Moderne et Contemporaine. Intervento: «Commis-voyageurs et représentants de commerce: les précurseurs parmi les hommes d’affaires toscans au Moyen Âge et à l’Époque Moderne». Sokolov Reading. View from Past to the Future, International Scientific Conference, 10-11 February 2011, Accademia delle Scienze, San Pietroburgo, 10-11- febbraio 2011. Intervento: The affirmation of double-entry bookkeeping in the business accounts of Tuscan merchants in the Late Middle Ages. Interscambi socio-culturali ed economici fra le città marinare d’Italia e l’Occidente dagli osservatori mediterranei, Centro di Cultura e Storia Amalfitana Amalfi, 14-16 maggio 2011. Intervento: Rotte e scambi dell’area campana nelle pratiche di mercatura. 3rd International Conference of Mediterranean Worlds, Convergence of the Mediterranean: Commerce, Capital and Trade, Routes in the History of Sea, session The Hig Middle Ages: questions and problems, Salerono, Italy Semptember 6-9 2011. Intervento: Reti e modelli di penetrazione commerciale nel Meidterraneo tardo medievale. Una rilettura del caso datiniano. Convegno Internazionale Vespucci, Firenze e le Americhe, Palazzo Vecchio, 22 novembre 2012. Intervento: Dall’Andalusia al Nuovo Mondo: affari e viaggi di mercanti fiorentini nel Cinquecento.
Interventi a Corsi di Specializzazione
IV Curso de Especializacion de Historia Medieval. Culturas urbana, cultura del mar (ss. XIII-XV). Intervento dal titolo Traffici mercantili e marittimi attraverso la documentazione datiniana, (Real Monasterio de Santa María de Valldigna, Simat de Valldigna (Valencia-España), 9-12 de julio de 2009).
Legenda