Il Prof. Roberto Sciagrà è nato a Firenze nel 1955. Si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1980. Nel 1983 si è specializzato in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare e nel 1986 in Medicina Nucleare. Ha lavorato come cardiologo in Germania e in Italia e successivamente come Medico Nucleare presso l’Unità di Medicina Nucleare del Dipartimento di Fisiopatologia Clinica dell'Università di Firenze, dove è responsabile della Diagnostica Cardiologica. Dal Novembre 2002 è Professore Associato di Diagnostica per immagini e Radioterapia all’Università di Firenze. Ha svolto attività di ricerca scientifica nel settore delle applicazioni nefrologiche e cardiologiche della Medicina Nucleare, ed è autore o coautore di oltre 80 articoli scientifici su Riviste nazionali o internazionali con revisore, 39 capitoli su libri, revisioni, e Proceedings di Congressi o Corsi, 132 abstracts. È membro della Society of Nuclear Medicine, della European Association of Nuclear Medicine, dell’American Society of Nuclear Cardiology, dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare e fa parte del Nucleus del Working Group of Nuclear Cardiology dell’European Society of Cardiology e del Nucleo Storico del Gruppo Italiano di Cardiologia Nucleare. Ha partecipato come Relatore a vari Convegni e Corsi di Medicina Nucleare e di Cardiologia. Svolge il ruolo di Revisore per le più importanti riviste scientifiche del settore.
Indirizzi di ricerca:
1) Integrazione delle informazioni funzionali e perfusionali della gated single-photon emission computed tomography (SPECT) nella valutazione e stratificazione prognostica della cardiopatia ischemica, con particolare riguardo al confronto di diverse terapie dell'infarto miocardico acuto.2) Studio quantitativo del flusso miocardico in condizioni di iperemia per la valutazione della funzionalità microvascolare in pazienti con cardiomiopatia ipertrofica.3) Valutazione mediante l’end-point surrogato rappresentato dall’infarct size valutato con SPECT di perfusione miocardica dell’efficacia di nuovi devices per la protezione distale durante angioplastica primaria in corso di infarto miocardico acuto.
Legenda