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Dal 2020 sono Professore Ordinario di Geologia Strutturale e Tettonica all'Universita' di Firenze dove mi sono laureata nel 1993 con una tesi sull'interazione fluidi/faglie applicata al sistema di sovrascorrimenti dell'avanfossa dell'Unita' Cervarola sull'Unita' della Marnoso-Arenacea (supervisore Prof. M. Coli). Durante la tesi sono stata invitata per un "quarter" all'Universita' della California di Santa Cruz dove ho studiato sotto la supervisione del prof. Casey Moore, che poi sarebbe diventato mio co-supervisore di dottorato. In quegli anni ho sviluppato la mia passione per la geologia marina e per le zone di subduzione, in particolare.
Ho conseguito il dottorato di ricerca nel 1998 presso l'Universita' di Modena e Reggio Emilia con una tesi sui processi di deformazione responsabili delle strutture a "blocchi-in-matrice" con un confronto fra le unita' dell'Appennino Settentrionale e la deformazione di sedimenti coinvolti in prismi di accrezione (supervisori P. Fazzini, G. Bettelli, J.C. Moore, M.B. Cita e E. Abbate). Nel 1996 ho trascorso due mesi a bordo della Joides Resolution partecipando al Leg ODP (Ocean Drilling Program) 196 "Costa Rica Subduction System". Da allora ho partecipato ad altre quattro spedizioni ODP/IODP al largo della Costa Rica e nell'Oceano Indiano - Fossa di Sumatra. Sono anche coinvolta in progetti per lo studio dell'Arco Calabro/Fossa Ellenica, Fossa del Giappone, del Margine Iberico, e del margine equatoriale brasiliano.
Dal 1998 al 2007 ho lavorato nell'ambito di borse post-dottorato all'Universita' del Galles ad Aberyswyth, alla Pennsylvania State University, all'Universita' di Modena e Reggio Emilia e all'Universita' di Firenze, dove sono stata assunta come ricercatrice nel 2007. Nel 2012 mi sono trasferita nel Regno Unito alla Royal Holloway, University of London, dove dal 2017 ho ricoperto il ruolo di Full Professor in Tectonics. Nel 2018 ho trascorso un "semestre" sabbatico all'Universita' di Harvard per imparare i segreti della modellizzazione numerica.
La mia ricerca si articola intorno ai sistemi di subduzione: dalla meccanica dei terremoti, ai processi tettonici responsabili per lo scambio di materiale lungo (e attraverso) il limite di placca, alla evoluzione della crosta continentale. Sono incuriosita dalla struttura delle faglie coinvolte in processi sismici e asismici - e da tutto cio' che sta nel mezzo! - che studio attraverso esempi naturali (tramite l'investigazione di zone di faglia fossili ed esumate), esperimenti di laboratorio (tramite la riproduzione delle condizioni di deformazione durante un terremoto - in collaborazione con il laboratorio di SHIVA all'INGV) e modellizzazione numerica sia in sistemi fossili sia in sistemi moderni. Parlando di faglie sono anche interessata alle faglie trasformi e alle zone di frattura per capire i processi coinvolti nella loro attivita' sismica e la loro evoluzione nel tempo.
Nel 2004 ho vinto il Richter Award dell'European Geosciences Union (EGU) per aver trovato dati geologici in supporto del processo di erosione tettonica nei margini in subduzione.
Dal 2021 saro' in presidente della Sezione di Tettonica e Geologia Strutturale di EGU.
Tutti i miei lavori, la ricerca passata, presente e futura sono frutto di collaborazione con colleghi straordinari.
June 2020
From 5/2020 Full Professor in Tectonics and Structural Geology, University of Florence, Italy
Previous Academic Work Experience
1/2017-4/2020 Professor in Marine Science and Tectonics at Royal Holloway, University of London
5/2015-12/2016 Reader in Marine Science and Tectonics at Royal Holloway, University of London
9/2012-4/2015 Senior Lecturer in Marine Science and Tectonics at Royal Holloway, University of London
7/2007-4/2020 Researcher in Structural Geology and Tectonics, University of Florence
1/2012-1/2013 Guest Researcher at IFREE/Jamstec, Japan
2/2005-2/2007 Lecturer (Structural Geology and Tectonics) at University of Modena and Reggio Emilia
7/2003–7/2007 Research Scientist at the University of Florence
10/2003-10/2004 Visiting Scientist at Pennsylvania State University, PA, USA
1/1999-1/2003 Research Scientist the University of Modena and Reggio Emilia
1/1998-1/1999 Post-doctoral researcher at University of Wales – Aberystwyth
1998 – Ph.D. Earth Sciences - Tectonics and Structural Geology - Consortium of the Universities of Bologna and Modena
Visiting Ph.D. student at Department of Earth Sciences, University of California at Santa Cruz
1993 – B.S. + M.S. Geology - Università di Firenze – University of Florence
2014/2015 European Consortium for Oceanic Research Drilling - ECORD Distinguished Lecturer
2005-06 IODP-Italia Distinguished Lecturer
2004 “OUTSTANDING YOUNG SCIENTIST AWARD” – European Geosciences Union
2000 “BEST YOUNG AUTHOR AWARD” – and Elected Fellow of the Geological Society of London
paper: Insights into shallow-level processes of mountain building from the Northern Apennines, Italy. Journal of the Geological Society of London, 157, pp. 105-120.
- INTEGRATED OCEAN DRILLING PROGRAM EXP.362 Sumatra Seismogenesis Zone , Colombo, 6 August–6 October 2016 Shipboard Scientist (Structural Geologist)
- INTEGRATED OCEAN DRILLING PROGRAM EXP.344 Costa Rica Seismogenesis Project (CRISP) A-2, Costa Rica, 23 October–11 December 2012 Shipboard Scientist (Structural Geologist)
- INTEGRATED OCEAN DRILLING PROGRAM EXP.334 Costa Rica Seismogenesis Project (CRISP) A-1, Costa Rica, 13 March–14 April 2011 PI and Co-chief Scientist:
- Sonne SO-173/2 Subduction Erosion in Costa Rica and Guatemala, 3 August-1 September 2003Shipboard Scientist
- OCEAN DRILLING PROGRAM LEG 205 “Fluid flow and subduction fluxes across the Costa Rica convergent margin: implications for the seismogenic zone and subduction factory”, Costa Rica, September - November 2002 Shipboard Scientist (Structural Geologist)
- OCEAN DRILLING PROGRAM LEG 170 “Costa Rica Accretionary Wedge”, Costa Rica. 17 October - 18 December 1996 Shipboard Scientist (Structural Geologist)
- Co-Convener Session T01.2 - Transport of continental material toward the mantle at subduction zones, evidence from modern and ancient convergent margins.
- Co-leader of field excursion: D09 Cruising along deformed Adria continental margin and Tethys rocks (La Spezia, Cinque Terre, Ligurian Sea, Central Italy)
- Co-Convener Session TS28 - In-situ studies of seismogenic zones: from survey and monitoring to drilling
- Workshop Convener with R. von Huene and C.R. Ranero
- Co-Convener Session GD7 - The subduction factory; inputs, outputs and mantle recycling
- Co-convener Session SE11-01 - Convergent margins, Seismic images and geophysical signatures at subduction zones
Io e i miei studenti studiamo la geologia delle faglie e degli effetti che i loro movimenti possono generare a profondita' diverse della litosfera. La nostra ricerca è radicata nella geologia di terreno dove incorporiamo approcci di geologia strutturale, geofisica, ma anche sedimentologia, geochimica e petrologia del metamorfico.
I principali interessi sono:
(1) I limiti di placca in zone di subduzione. In particolare, sono curiosa riguardo a come e dove lungo questi mega-sovrascorrimenti/canali di subduzione avviene il rilascio della deformazione accumulata e quali sono le tempistiche – È un rilascio lento e costante? Veloce ed episodico? Oppure ha caratteristiche intermedie? E i fluidi? Quale e’ il loro ruolo nel cambiare la reologia dei sedimenti/rocce coinvolte? Per capire questi processi studio sistemi fossili ed esumati come l’Appennino Settentrionale o il Franciscan Complex, e sistemi moderni come la Fossa dell’America Centrale, la Fossa di Sumatra e la Fossa del Giappone. Prossima tappa: il Mediterraneo!
(2) Dinamica di avanarco. L’avanarco è una delle zone più attive del quadro tettonico. Siedono sui limiti di placca nella loro porzione più superficiale, accomodano lo scivolamento di una placca sotto l’altra, vengono costruiti e distrutti, si saturano di fluidi provenienti dalla placca inferiore che devono necessariamente espellere, accolgono i prodotti dell’erosione subaerea, ecc… Il loro studio racconta una storia avvincente… ma la loro dinamicità influenza le popolazioni che vivono sulla costa.
(3) Faglie trasformi e zone di frattura (TF/FZ). Nonostante il ruolo fondamentale che hanno svolto nella nascita della Teoria della Tettonica delle Placche, questi sistemi sono poco studiati e il paradigma che ritiene le zone di frattura come “cicatrici” asismiche lasciate dalle faglie normali non è forse così assoluto. Se i mega-sovrascorrimenti sono le nostre “Stairway to Heaven” le zone di fratture sono certamente il nostro “Hotel California”!
https://scholar.google.com/citations?user=C3fmaE4AAAAJ&hl=en&oi=ao
Legenda
Subduction plate interfaces and how they release strain at different spatial and temporal scales in both modern and ancient subduction systems:
determining thedimensions, geometry and physical properties of the plate interface from the trench to the depths of earthquake nucleation,
evaluating the feedbacks between the plate boundary interface and the upper and lower plates,
modeling time-integrated material fluxes,
understanding how rock rheology and circulating fluids relate to seismicity and megathrust earthquakes, and how these control earthquake nucleation and rupture propagation.
The tectonic processes causing deformation, destruction and build-up of forearcs and continental crust in both modern and ancient subduction systems:
investigating forearc basin development,
reconstructing the stress state during the seismic cycle,
modeling time-integrated material fluxes from/to the upper and lower plates at subduction zones and the processes of mélange formation,
determining the parameters that influence the evolution of the continental crust and geological mass balances at subduction zones, to ultimately reconstruct a time-history of crust-mantle recycling.
Transform faults and fracture zones:
mapping and dating deformation structures along onshore-offshore transects,
determining thedimensions, geometry and physical properties of the plate interface from the surface to the depths of earthquake nucleation,
Fracture zone rejuvenation and the neotectonic deformation processes along submarine passive margins