ricevimento mercoledì dalle 11 alle 13, stanza 5b, Dipartimento
Rita Svandrlik si è laureata a Firenze nel 1977 con una tesi su Ingeborg Bachmann; nello stesso anno ha iniziato la sua attività presso la medesima università come assistente incaricata, poi come ricercatrice, completando la sua formazione con numerosi soggiorni di studio a Vienna e uno a Lipsia (1978). I suoi interessi scientifici si sono concentrati dapprima su Ingeborg Bachmann (saggi in italiano e tedesco, due monografie, una del 1983 e una del 2001, partecipazione a convegni in Italia, Germania, Gran Bretagna) e poi sulla costruzione mitica del femminile nella letteratura tedesca, anche in prospettiva comparatista (partecipazione ad organizzazione di convegni e seminari, articoli su Bachmann e Elsa Morante, su Bettina von Arnim e Anna Maria Ortese; due curatele, Il riso di Ondina. Costruzioni mitiche del femminile, Urbino 1992 e S/Oggetti Immaginari. Letterature comparate al femminile, con Liana Borghi, Urbino 1996), numerosi saggi (Medea, Ondina, la principessa e il drago, Demetra, Antigone) in italiano e tedesco, uno in inglese negli atti di un convegno parigino della rete europea Women’s International Studies Europe (WISE, 1995). Il suo campo di indagine ha riguardato negli anni il teatro austriaco e scrittrici e scrittori austriaci, in particolare, oltre a Bachmann, Marlen Haushofer, Robert Musil, le femministe viennesi di fine Ottocento, Elfriede Jelinek, Adalbert Stifter; a Franz Grillparzer ha dedicato vari lavori, ad iniziare da un saggio sulla Medea grillparzeriana (1988) e sull’Ebrea di Toledo, per continuare con la traduzione ed edizione commentata de Il povero suonatore (1993) e con un saggio sulla Libussa nel volume da lei curato assieme a Hermann Dorowin e Uta Treder Il mito nel teatro tedesco (2004). Su Haushofer e Jelinek gli interventi sono stati numerosi nell’ultimo decennio di attività, con numerosi saggi e il volume da lei curato su Jelinek nel 2008 (Elfriede Jelinek. Una prosa altra, un altro teatro); con l'adesione nel 2013 quale esperta alla Forschungsplattform Elfriede Jelinek (Università di Vienna) si sono intensificate le occasioni di collaborazione con questo Centro Studi dell'Università di Vienna, con partecipazione a seminari, convegni, tavole rotonde, dai quali sono nati contributi in numerose pubblicazioni, per esempio nel Jelinek- Jahrbuch; con due capitoli è presente nel Jelinek-Hanbuch (Stuttgart, Metzler 2013).
Sulle scrittrici Bachmann, Haushofer, Wolf e Jelinek era incentrato anche il “Hauptseminar” tenuto come docente ospite nel 2003 all’Università di Bonn, e solo su Jelinek quello tenuto sempre a Bonn nel 2006, in particolare sul teatro della scrittrice. Nel 2010 il suo corso all'Università di Bonn è stato incentrato sulla figura dell'artista in testi di scrittrici. Nel 2014 ha curato insieme a Hermann Dorowin e Leonardo Tofi il volume La sfuggente logica dell’anima. Il sogno in letteratura. Studi in memoria di Uta Treder (Perugia, Morlacchi)
Ha anche pubblicato saggi su Heine, E.Th.A Hoffmann, Hannah Arendt, Christa Wolf, Uta Treder. Dal 2015 fa parte del gruppo di studiosi che lavora all'edizione dell'opera omnia di Ingeborg Bachmann (Werke und Briefe, Suhrkamp), curando il volume Das dreißigste Jahr (2020).
Nel 1999 professore associato, è ordinario dal 2006; come Presidente del corso di Laurea in Studi Interculturali (2001-2004) si è occupata dell’applicazione della riforma e del perfezionamento del progetto di internazionalizzazione Firenze-Bonn. Dal 2007 al 2009 è stata Direttrice del Dipartimento di Filologia Moderna, dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2012 è stata Direttrice del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Comparate, dal 2013 per un quadriennio Direttrice del Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali. Dal 2019 è Presidente della Commissione di Indirizzo e autovalutazione del Dipartimento Forlilpsi.
Nel giugno del 2010 è stata eletta nel direttivo dell'Associazione italiana di germanistica per il triennio 2010-2013. E' socia dell'IVG e della ÖGG. Dal 2014 al 2018 è stata membro del direttivo della Winckelmann-Gesellschaft. E' stata socia fondatrice della Società Italiana delle Letterate e dell'Associazione per la Memoria e la Scrittura delle donne. Fa parte del comitato scientifico della collana Goethe&Company e della collana Biblioteca di Studi di Filologia Moderna, co-direttrice dal 2020. E' partner del centro studi su Elfriede Jelinek dell'Università di Vienna, che dal 1.2.2020 è diventato interuniversitario; è dunque International Scientific Partner dell' Interuniversitärer Forschungsverbund Elfriede Jelinek der Universität Wien und der Musik und Kunst Privatuniversität der Stadt Wien https://www.ifvjelinek.at
«So ist Florenz der Blumenstrauß an ihrem Herzen». Gli intellettuali ebrei tedeschi a Firenze tra il 1933 e il 1938
Corso Letteratura tedesca (12 CFU), LM 37, a.a. 2021/2022, titolo e testi del corso:
"La malattia del mondo": scrittrici di lingua tedesca del secondo Novecento.
Ingeborg Bachmann:-Das dreißigste Jahr-Ein Ort für Zufälle-MalinaMarlen Haushofer:-Die WandChrista Wolf:-Der geteilte Himmel-Störfall-Die Stadt der EngelElfriede Jelinek:- Krankheit oder moderne Frauen
Legenda
Graduated in German Literature in 1977 with a thesis on Ingeborg Bachmann and after some research work as a scholarship holder at the Universities of Wien (1980)andLeipzig (1978), from 1977 Rita Svandrlik has been working at the University of Florence, first as assistant, then as researcher and, starting from 1.11.2006 as fullprofessor.She has started her research works first with Ingeborg Bachmann (many Italian and German essays on the author, two monographs in 1983 and 2001 andparticipation to some conferences in Italy, Germany and England) then she has worked on the myth revision in the frame of gender studies (participation andorganization of conferences, seminars, two editorships in 1992 and 1996), she has written numerous essays on this item (Medea, Ondina, the princess and the dragon,Demeter) both in Italian and in German, one essay in English in the frame of the conference in Paris in the European Literary network known as "Women'sInternational Studies Europe (WISE, 1995).Primarily she has concentrated her researches on Viennese authors and Viennese women writers such as Marlen Haushofer, Robert Musil, Elfriede Jelinek, AdalbertStifter, Franz Grillparzer first of all with an essay on Grillparzer's Medea (1988) and on the work Die Jüdin von Toledo. She has translated the work Der armeSpielmann with a scientific comment on it (1993), she has written a text about Libussa published in the work Il mito nel teatro tedesco, edited together with HermannDorowin and Uta Treder (2004). On the two women authors Haushofer and Jelinek she has written much during the last ten years: numerous essays, editing of a abook on Jelinek in 2008 (Elfriede Jelinek. Una prosa altra, un altro teatro). A whole "Hauptseminar" has been dedicated to the women writers Bachmann, Wolf andJelinek (her theatrical works in particular) at the University of Bonn during the summer semesters in 2003 and 2006.On the Austrian theatre of the 19th Century there are two essays of hers being printed and one on the Viennese theatre published on-line in 2008. She has been thecoordinator of a research group on "German Culture in Florence" (a conference took place in 2002), on "Idyll and Anti-idyll in German Literature" (a book edited byher has been published in 2002) and on "Language and Culture criticism from Kafka to Jelinek". She was member of a PRIN called "Networking women 1890-1939"(Scientific coordinator was Marina Camboni of the University of Macerata). In this frame she studied Viennese women writers of the fin de siècle and their literarynetworks in America and Europe (publication in 2004 At the Roots of Modernism in Fin-de-siècle Vienna). In the last years her scientific interests have been dealingwith the works of E.T.A. Hoffmann, Heinrich Heine, Bettina Brentano von Arnim and Hannah Arendt.The annotated edition of Ingeborg Bachmann's Das dreißigste Jahr (included in the collected works Werke und Briefe, Suhrkamp) is forthcoming.
Rita Svandrlik is co-founder of the Women’s Italian Literary Society and a member of the Elfriede Jelinek Research Centre at the University of Vienna. From 2010 to 2013, she was a member of the Executive Board of the Italian Association for German Studies (AIG), and she has been on the Board of Trustees of the Winckelmann-Gesellschaft since 2014. 2007-20016 she was Head of Department.