Tutti i martedì dalle ore 14 alla chiusura del dipartimento (18.50), nello studio di via Gino Capponi 9, ma si prega di inviare una lettera di posta elettronica al docente per concordare un appuntamento preciso, anche perché a causa di altri impegni questo orario può talora subire variazioni.
Andrea De Marchi, piemontese, ha studiato a Siena con Luciano Bellosi, si è addottorato a Pisa su Gentile da Fabriano, cui ha dedicato una monografia nel 1992. Funzionario storico dell'arte alla Soprintendenza di Pisa, ricercatore di Storia dell'arte medievale all'Università di Lecce, professore associato alle università di Udine, è ora professore ordinario a Firenze. Ha curato varie mostre a Camerino, Fabriano, Gubbio, Prato, Perugia, Firenze. Si è occupato di pittura italiana fra XIII e XVI secolo, con particolare attenzione alla geografia artistica, al rapporto fra stile e funzione, alla cultura tecnica, alla restituzione dei contesti originali e all'interazione fra spazi e immagini specie nelle chiese degli ordini mendicanti.
Andrea De Marchi, piemontese nato a Biella nel 1962, è professore ordinario di Storia dell’arte medioevale all’Università di Firenze, dopo essere stato ispettore in Soprintendenza a Pisa (1994-1995), ricercatore all’Università di Lecce (1995-2000) e professore all’Università di Udine (2000-2006). Ha studiato a Siena, con Luciano Bellosi. Le sue prime ricerche, sulla pittura tardogotica nelle Marche e a Venezia, sono confluite nel libro Gentile da Fabriano. Un viaggio nella pittura italiana alla fine del gotico (1992, riedito nel 2006). Si è interessato di svariati argomenti, riguardanti la pittura, il disegno e la miniatura fra gotico e rinascimento. Nel 1996 ha fondato con altri studiosi ‘Nuovi studi. Rivista d’arte antica e moderna’, di cui è redattore. Insieme ad altri ha curato diverse mostre: nel 2002 su Il Quattrocento a Camerino. Luce e prospettiva nel cuore della Marca, nel 2004-2005 su Fra Carnevale. Un artista rinascimentale da Filippo Lippi a Piero della Francesca (Milano, Brera e New York, Metropolitan Museum), nel 2005 Autour de Lorenzo Veneziano. Fragments de polyptyques vénitiens du XIVe siècle a Tours, nel 2006 Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento nella città natale dell’artista, nel 2010 Le arti a Siena nel primo Rinascimento, nel 2013 Da Donatello a Lippi. Officina pratese, nel 2017 Legati da una Cintola. La pala di Bernardo Daddi e l’identità di una città a Prato, nel 2019 con Francesco Caglioti Verrocchio il maestro di Leonardo, nel 2021 a Fabriano e a Gubbio Oro e colore nel cuore dell’Appennino, nel 2024 a Perugia Il Maestro di San Francesco e lo stil novo del Duecento umbro e a Empoli Empoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento, Nel 2002 ha curato il volume Pittori a Camerino nel Quattrocento, nel 2008, insieme con Matteo Mazzalupi, Pittori ad Ancona nel Quattrocento, nel 2015, Santa Maria Novella. Dalle origini al tardogotico, nel 2016 Santa Maria Novella. Dalla Trinità di Masaccio alla metà del Cinquecento. Sta lavorando sulla decorazione delle chiese mendicanti ed in particolare francescane fra Due e Trecento, sull’evoluzione della pala d’altare fra gotico e rinascimento, sulla ricezione dei metalli nella pittura medievale, sul rapporto fra funzioni delle immagini e spazi liturgici.
Triennio
Corso di laurea in Beni Storia e tutela dei beni archeologici, artistici, archivistici e librari (L 1)
Storia dell’arte medioevale
12 CFU – 72 ore
studenti dalla lettera M alla lettera Z
Inizio delle lezioni giovedì 21 settembre 2023 alle ore 15 in aula 4/B, ex Architettura piazza Brunelleschi
Legenda
Andrea De Marchi, born in Piedmont, studied in Siena with Luciano Bellosi, and graduated in Pisa on Gentile da Fabriano, to whom he dedicated a monograph in 1992. An art historian at the Soprintendenza of Pisa, researcher of Medieval Art History at the University of Lecce, associate professor at the University of Udine, he is now full professor in Florence. He has curated various exhibitions in Camerino, Fabriano, Gubbio, Prato, Perugia and Florence. He has worked on Italian painting between the 13th and 16th centuries, focusing on artistic geography, the relationship between style and function, technical culture, the restitution of original contexts and the interaction between spaces and images, especially in the churches of the mendicant orders.