Il pluridecennale lavoro di ricerca in ambito storico-pedagogico e storico-educativo ha privilegiato alcuni itinerari che sono riaffiorati nel tempo, assumendo una sempre maggiore articolazione e complessità. Si segnala il tema dell’ideologia, di cui è stata esaminata, in particolare, l’incidenza in diversi contesti di vita, scolastici ed extrascolastici e in situazioni strutturate e non (Per una valutazione pedagogica del fumetto disneyano, 1973; La scuola davanti al mito pubblicitario, 1975; Educazione e propaganda. L’analisi dell’indottrinamento nei messaggi e nei metodi didattici, Emme Edizioni 1977; L’ideologia del lavoro nella storia della borghesia, D’Anna 1978; Il lavoro nella scuola fra attivismo e marxismo, 1978); quello dell’organizzazione del tempo libero giovanile durante il ventennio fascista, nel suo rapporto di continuità/discontinuità con il tempo-scuola (L’Opera Nazionale Balilla e l’educazione fascista, La Nuova Italia 1984; La formazione dell’italiano fra scuola e partito, 1990; Giovani e giovanissimi in camicia nera, 1993); quello dell’insegnamento religioso, a partire dal periodo unitario fino all’ultimo decennio del secolo scorso (Accordi e disaccordi fra i neoidealisti sull’insegnamento della religione all’inizio del secolo, 1993; La religione a scuola tra obbligo e facoltatività, Manzuoli 1989; Sapienza e timor di Dio. La religione a scuola nel nostro secolo, La Nuova Italia 1992; Educazione e Concordato: l’educazione religiosa a scuola, 2010); e poi la lenta e faticosa evoluzione del nostro sistema scolastico e, al suo interno, quella del ruolo di chi vi ha operato: maestri, professori, dirigenti (La formazione dei maestri nel periodo fascista, 1996; La prodiga mano dello Stato, Centro Editoriale Toscano, 1998; La Commissione d’indagine e gli insegnanti, 1998; La formazione dei docenti di base: problemi e prospettive, 2000; I “Diritti della scuola” e il triennio conteso, 2003; La formazione alla docenza in Italia fra storia e cronaca, 2010). Dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso e per all’incirca un decennio, il nucleo tematico fondante il lavoro di ricerca ha riguardato l’editoria scolastica e pedagogica a partire dall’Ottocento fino al Novecento inoltrato. Tale lavoro, parte di un progetto di ricerca di carattere nazionale più volte finanziato dal ministero, ha riguardato in particolare la realtà toscana che, a partire dal secondo Ottocento, ha assunto un ruolo centrale e a più riprese anche emergente nel panorama unitario. (L’editoria scolastica emergente a Firenze, 2000; Cfr. Le diverse voci relative agli editori fiorentini nei due Repertori intitolati TESEO, Editrice Bibliografica 2004 e 2008; L’editoria scolastica della Bemporad. Fortuna e declino, 2007; Los editores de Pinocho, Paggi y Bemporad, 2008; Cultura, educazione ed editoria a Firenze nel primo Novecento, 2009; Fra avventure e disavventure imprenditoriali: il caso di Paggi e Bemporad gli editori di Pinocchio, 2011; Per una storiografia delle edizioni scolastiche, 2011). I risultati delle ricerche sull’editoria scolastica sono stati resi pubblici, oltre che attraverso le pubblicazioni citate e altre ancora, mediante due diversi convegni di studio svolti entrambi a Firenze. Il primo, del febbraio 2003, ha visto la partecipazione, in qualità di relatori, dei più accreditati studiosi italiani e stranieri e ha registrato un indiscusso successo di pubblico; il secondo ha avuto luogo all’incirca due anni dopo, nel giugno 2005. (Si vedano gli Atti: Percorsi del libro per la scuola fra Otto e Novecento. La tradizione toscana e le nuove realtà del primo Novecento in Italia, Pagnini 2004). La ricerca in questi ultimi anni ha riguardato di nuovo l’istituzione scolastica, secondo una prospettiva di analisi però diversa dal passato, quella dell’educazione alla cittadinanza e delle pratiche inclusive. In questa prospettiva, un’attenzione particolare è stata rivolta alla figura e all’opera di don Milani, nonché al suo impegno tensionale rivolto ai marginali. I risultati delle ricerche sono stati discussi in un convegno internazionale di studio svolto a Firenze nel maggio 2007, in occasione dei quarant’ anni dalla scomparsa del priore di Barbiana (Don Milani fra storia e memoria, la sua eredità quarant’anni dopo, Unicopli 2009). Parallelamente, è stata riservata una costante attenzione agli sviluppi e alla nuova articolazione degli studi storico-educativi negli ultimi due decenni e ai connessi problemi della metodologia della ricerca storico-educativa (Nodi problematici dell’ odierna ricerca storico-educativa in Italia, Atti del convegno SIPED di Cassino, Laterza 1997; Non attenuiamo l’identità della storiografia educativa, in “Contemporanea”, 2004; La ricerca storico-educativa oggi: vecchie e nuove sfide, in “Bollettino CIRSE” 2006; La storia della pedagogia, Apogeo 2009). Oltre all’accennato lavoro di ricerca in ambito storico-educativo, costanti sono stati i rapporti di scambio sia a livello nazionale che internazionale, mediante la partecipazione a seminari e a convegni di studio, come relatrice. Per un triennio, dal 2008 al 2010 ha inoltre ricoperto la carica di Segretaria del Centro Italiano per la Ricerca Storico-educativa (CIRSE), curando la pubblicazione del connesso <Nuovo Bollettino Cirse> e attivando un costante rapporto fra gli organi direttivi e gli iscritti. E' stata riconfermata in tale ruolo nel triennio 2012-2015. Ha fatto e fa tuttora parte del Comitato scientifico di diverse riviste (<Nuovo Bollettino Cirse>, <Historia Magistra>, <Revista Mexicana de Historia de la Educación> etc.) e di diverse collane editoriali. Dall’a.a. 2000-’01 è stata eletta ininterrottamente, in diversi corsi di studio, Presidente di corso di laurea. Fa parte del Dottorato in Teoria e storia dei processi formativi.

Nel settembre 2012 ha organizzato un convegno in memoria di Antonio Santoni Rugiu, docente di Storia dell'educazione nell'ateneo fiorentino, dal titolo "Educazione, laicità, democrazia in Antonio Santoni Rugiu", i cui atti sono in corso di stampa.