Sono aperte le iscrizioni al corso su Moodle. Economia aziendale: B028560 (B009). Economia e commercio: B001197 (B034).
Ricevimento di persona: venerdì ore 11.45. Si prega di verificare sempre gli "avvisi" e di inviare comunque un'e-mail (a.zorzi@unifi.it - anche un preavviso breve è gradito).
Ricevimento on line: su appuntamento.
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Come scrivere a un professore
Nell'attesa di elaborare una guida italiana completa, suggerisco la lettura di questo articolo. Ricordo anche che l’e-mail, come suggerisce il nome, è pur sempre una lettera, e ne segue le stesse regole di base. Non è un SMS/iMessage/messaggio Whatsapp (e non mi addentro sulle varie altre ipotesi), che hanno una struttura diversa, più simile al linguaggio parlato. Le cose cambiano quando c’è uno scambio di e-mail consecutive; ma non è necessario, qui, approfondire tutte le sfaccettature.
Per prima cosa, occorre domandarsi se sia davvero necessario scrivere quell’e-mail. Chiedetevi: ho letto il Syllabus? Ho verificato le indicazioni in materia di modalità d’esame? Ecc. ecc.
Rispetto alle indicazioni contenute in quell'articolo, suggerisco alcune aggiunte e alcuni adattamenti:
- il “mittente” visualizzato nell'e-mail dovrebbe essere sempre “Nome Cognome” (e non qualche soprannome vezzoso). Nelle comunicazioni istituzionali è gradito l’uso dell’indirizzo e-mail con dominio “stud.unifi.it” perché consente di verificare l’autenticità del mittente e anche perché facilita la successiva ricerca dell’e-mail;
- nel campo “Oggetto” indicare il Corso (incluso il Corso di laurea e, se possibile, l’anno accademico di riferimento, se non è il corrente), oltre che l'oggetto specifico dell'e-mail (es.: "Diritto commerciale 2019/2020 Economia e commercio - Chiarimenti sul programma");
- la frase di saluto standard nella corrispondenza con persone con cui non si è in stretti rapporti è "Gentile” seguito dal titolo e dal nome. Quindi: “Gentile prof. XXX” oppure "Gentile Professore" (l'abbreviazione si usa solo davanti al cognome, non quando il titolo è usato in modo assoluto; quando il titolo non è usato davanti al cognome, si usa normalmente il maiuscolo: quindi “Caro prof. Pinco Pallo”, ma “Caro Professore” se non indico il nome). Formule equivalenti sono "Egregio” (solo per i maschi) e “Caro” – anche questo va benissimo, soprattutto se siete studenti anche solo vagamente noti al professore cui scrivete (corrispondenti a [1], [2], [3] dell'articolo). Da evitare il “Salve” – l’unico professore che potrebbe apprezzare è quello di diritto romano (ma ne dubito) mentre l’esordio con “Buongiorno” non è sgradevole ma è comunque inadatto alla corrispondenza. Lascerei "Illustre" a qualcuno di davvero illustre;
- non è necessaria una frase di circostanza iniziale [4];
- la frase di egresso standard italiana è, a seconda delle circostanze, "Con i migliori saluti" o "Cordiali saluti" o varianti del genere ("Con i miei più cordiali/migliori saluti", "La saluto cordialmente") [10]. (Nota: al di fuori del linguaggio aziendale, “Distinti saluti” suona “ti saluto perché devo farlo, ma che Iddio di fulmini”).
- aggiungere sempre la firma, composta di nome e cognome;
- indicare, da qualche parte nell’email, anche la matricola;
- controllare l'ortografia prima di spedire, soprattutto se si scrive dal telefono o dal tablet.
Per concludere: siate brevi, chiari e precisi. E-mail confuse, con errori, ecc., fanno perdere tempo al vostro interlocutore. Che sia il professore, una possibile datrice di lavoro, o un lontano parente cui dovete chiedere un prestito, sarà meglio disposto se non deve fare un esercizio esegetico per cercare di intuire che cosa volete davvero.
3 settembre 2021
Legenda
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Insolvency law