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Tel. 3883527477 luca.cappuccini@unifi.it
Compatibilmente con i propri impegni, il docente si rende disponibile a ricevimenti online (mail, telefono, skype, wtsp) anche fuori dall'orario stabilito.
Ricercatore di Etruscologia e Antichità italiche (L-ANT/06) presso l’Università degli Studi di Firenze, afferisce al Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (S.A.G.A.S.).
E' docente incaricato di Etruscologia presso il Corso di Laurea triennale in Storia e Tutela dei Beni Archeologici, il Corso di Laurea magistrale in Archeologia e la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università degli Studi di Firenze.
Responsabile del Laboratorio di Archeologia Classica ed Etruscologia del Dipartimento SAGAS, è membro del Collegio dei Docenti della Scuola di Dottorato in Scienze dell’Antichità e Archeologia (Pisa, Firenze, Siena).
Membro corrispondente dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, è direttore scientifico degli scavi archeologici universitari nel sito d’altura di Monte Giovi (ager faesulanus, Pontassieve, FI) e presso la necropoli di San Germano (ager vetuloniensis, Gavorrano, GR).
Attualmente, in collaborazione con la Soprintendenza, coordina le ricerche, lo studio e la pubblicazione della necropoli di San Germano nel territorio vetuloniese e della necropoli del Puntone presso Saturnia ed è collaboratore scientifico dell’Università di Zurigo alla missione archeologica e alle ricerche su Spina etrusca.
Autore di oltre 60 pubblicazioni tra monografie, articoli su riviste, contributi in volumi collettanei, atti di convegni e altri prodotti scientifici. L’attività di ricerca è rivolta principalmente ai seguenti temi:
- Artigianato artistico in Etruria tra Orientalizzante e periodo arcaico, con particolare attenzione alle produzioni ceramiche e alla scultura in pietra dell’Etruria settentrionale e interna.
- Dinamiche insediative e rapporti città-territorio con particolare riferimento all’area chiusina, fiesolana e vetuloniese.
- Genesi, sviluppo e funzionalità degli insediamenti d’altura di epoca etrusca, in particolare dell’Etruria settentrionale e interna.
- Architettura e contesti funerari di epoca orientalizzante e arcaica nel territorio vetuloniese.
Attività scientifica
Tra i vari argomenti di ricerca figura lo studio delle dinamiche di formazione della città di Chiusi e quelli relativi alla cultura materiale del centro etrusco. In questo ambito, lo studio dei materiali provenienti dall’area insediativa di Monte San Paolo è confluito nella monografia apparsa nella collana Biblioteca di Studi Etruschi, mentre le analisi sul territorio e i risultati di varie ricognizioni sono confluite in articoli sia di riviste (in Journal of Ancient Topography) che in atti di convegni internazionali (Annali Faina; Louvain-la-Neuve). Gli studi sul bucchero etrusco, iniziati in area chiusina (Studi Etruschi), si sono poi allargati all’Etruria settentrionale, attraverso l’analisi di specifiche produzioni, come quelle dei kyathoi iscritti recuperati tra Vetulonia, territorio senese e Cerveteri (Römische Mitteilungen) o quelle dell’Orientalizzante Recente fiesolano (Antike Kunst).
L’interesse per l’artigianato artistico di epoca orientalizzante e arcaica si è concretizzato anche nell’analisi e nello studio di alcune manifestazioni scultoree, tra cui quella dei cippi a clava in marmo (Atti e Memorie La Colombaria) e quella delle Pietre fiesolane (Catalogo Museo Mugello; Rivista di Archeologia), sulle quali è in corso un riesame completo delle attestazioni volto alla comprensione di alcuni aspetti, cronologici e funzionali.
Si è occupato delle fortificazioni etrusche di periodo ellenistico e, attualmente, le ricerche si sono rivolte verso la genesi e lo sviluppo degli insediamenti d’altura dell’Etruria settentrionale, anche in riferimento ai rapporti con le realtà urbane; alcuni risultati di questi studi sono stati oggetto di relazioni a convegni e di contributi in volumi collettanei (Aristonothos). Le ricerche in questa direzione hanno portato alla nascita di una collana di studi dedicata (IdA – Insediamenti d’Altura dell’Etruria antica) in cui sono confluite l’edizione completa degli scavi condotti dall’Università di Firenze nel sito di Poggio Civitella (Montalcino, SI) e quella delle ricerche da lui dirette tra il 2010 e il 2015 a Monte Giovi (Pontassieve, FI). La divulgazione dei risultati, oltre che nei primi due volumi della collana, si è poi concretizzata nella collaborazione all’allestimento della sezione archeologica del Museo Civico di Montalcino e nella cura della mostra archeologica sull’insediamento di Monte Giovi a Pontassieve (FI).
Attualmente, l’interesse per il territorio vetuloniese ha portato a concentrare parte delle sue ricerche sullo sviluppo dell’architettura e dei corredi funerari in epoca orientalizzante e arcaica, anche in rapporto con la situazione della città. Le ricerche condotte presso la necropoli di Santa Teresa, confluiti in una mostra e nel rispettivo catalogo (Aristocrazie agricoltura commerci: Etruschi a Santa Teresa di Gavorrano), sono poi proseguiti nella piccola necropoli dell’Ajone (Studi Etruschi) e nelle ricerche sul territorio, del quale sono state analizzate anche alcune produzioni artigianali (come quella degli alabastra di bucchero, Studi Etruschi). Attualmente queste ricerche si sono estese alla necropoli di San Germano. Qui, lo studio dell’importante contesto del tumulo 9, indagato in collaborazione con la Soprintendenza, è confluito in una monografia (La necropoli etrusca di San Germano: il tumulo 9), primo volume che precederà l’edizione completa degli altri contesti tombali della necropoli, dei quali sta curando personalmente la documentazione, la ricomposizione e il restauro. Il riutilizzo di alcune strutture funerarie della necropoli e, più in generale, del territorio vetuloniese è stato oggetti di studi dedicati (Wien, 8-10 giugno 2016), mentre la divulgazione dei risultati delle ricerche condotte nella necropoli ha visto la cura, assieme alla soprintendenza, di due mostre archeologiche allestite presso la cantina di Rocca di Frassinello.
Nell’ambito del recupero dei contesti funerari dell’Etruria antica, in collaborazione con la Soprintendenza, coordina lo studio e la pubblicazione dei corredi e delle architetture tombali della necropoli del Puntone presso Saturnia, conducendo campagne di documentazione volte al posizionamento e al rilievo completo delle emergenze archeologiche e collaborando all’allestimento del nuovo museo di Saturnia.
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